BOX³: La città che muta

Martedì 6 luglio 2010 alle ore 19.00 presso il “MLAC” , Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’ Università La Sapienza di Roma, è stata inaugurata la mostra “BOX³ :la città che muta”, a cura del Collettivo AGIta.

L’AGIta è il nome collettivo di un gruppo di cinque giovani curatori: Lincoln Dexter, Diego Marchi, Laura Laruffa, Simona Raho e Valentina Trisolino.

L’evento fa parte del ciclo espositivo del MLAC diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, realizzato con il contributo della Regione Lazio per la ricercaApplicazione nuove tecnologie multimediali”, e con il sostegno della Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università La Sapienza. La mostra  è patrocinata dal Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Federculture e da A.S.D. Le Ali della Libertà. In collaborazione con: Necci, Romaeuropa Webfactory, Nuovo Cinema Aquila, Circolo degli Artisti, Deft – Designgruppe, OZU – Officine Zone Umane, FISAR Federazione Italiana Sommelier e Albergatori. Sponsor: MSC Crociere. Media Partner: Next Exit, Busta, Digicult.

Appena entrato il pubblico viene  immediatamente  proiettato in un viaggio interattivo attraverso installazioni, fotografie, design, video arte, performance, musica e teatro. Il percorso espositivo  prende il via dalla terrazza del MLAC, dove Anna Milano Carè presenta un’installazione all’interno di una struttura cubica, mentre Sten e Lex intervengono con uno stencil site specific sulla facciata del Museo. All’interno  si continua all’insegna dell’architettura mobile: Pietro Ruffo espone costruzioni architettoniche e disegni e il team abruzzese di Zo-Loft Architecture e Design presenta un nuovo progetto di modulo abitativo per senzatetto. Si passa all’installazione di Matteo Peretti e Alessio Facchini, una scatola a dimensione umana contenente una scultura vivente.
Gli ElnosWorld si  impadroniscono poi dello spazio del museo con i loro personaggi immaginari, e Franco Losvizzero esibisce le sue visioni oniriche fatte di sculture, robot e meccanismi. Daniele Statera presenta poi una scultura “giocabile” e fruibile solo se viene firmato uno scarico di responsabilità; Gabriele Girolami mette in moto delle performance audio-visive live; Gianfranco Grosso espone l’opera originale di una serie di 100 multipli,  realizzata in occasione della performance dell’11 giugno. Nella sala dedicata alle proiezioni vengono proposti i video di César Meneghetti sulle terre di nessuno; Daniele Spanò reinventa la pittura classica con un progetto visivo di ritratti in movimento; Danilo Torre presenta dei brevi film in super8 che vengono visualizzati da dei TELMAX, giocattoli di scarso successo prodotti all’inizio degli anni ‘70; Salvatore Mauro dà

origine ad uno spazio intimo con l’utilizzo di light box e video, mentre nella giornata inaugurale dell’evento, offrirà al pubblico dei “pacchi regalo”.

Il progetto Box è nato tre anni fa da un’idea di Salvatore Mauro e Anna Milano Carè per promuovere artisti e progetti inediti provenienti da tutta Italia con lo scopo  di”mettere a confronto varie realtà artistiche e curatori ali, per riuscire a capovolgere le regole del museo visto come luogo statico e storicizzato. Questo si è tradotto in un processo di sperimentazione collettiva   raffigurata metaforicamente dal cubo,  rappresentazione  dell’ elaborazione creativa,  capace  di stimolare le riflessioni.

Nicola Salerno

Informazioni:
MLAC
Piazzale Aldo Moro, 5 Roma
Tel: 06 49910653
Fax: 06 49910365
muslab@uniroma1.it
COLLETTIVO AGITA
Via Isidoro del Lungo, 18 Roma
Tel: 06 822902

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