Arturo Noci (1874 – 1953). Figure e ritratti degli anni romani Il maestro della sensualità delicata

 

Vi presentiamo, cari lettori, una mostra in programma a Roma, che analizza la prima parte della carriera di un grande artista: Arturo Noci.

La mostra monografica su Arturo Noci, in programma alla Galleria d’Arte Moderna di Roma dall’11 giugno, si inserisce all’interno della rassegna Artisti dell’Ottocento – Temi e riscoperte e s’incentra sul periodo artistico che precede il trasferimento di Noci a New York, avvenuto nel 1923. I dipinti esposti sono tra i più bei ritratti di figura realizzati dall’artista romano. L’esposizione, che vede coinvolte le maggiori istituzioni cittadine, è curata da Cinzia Virno e Manuel Carrera. Di formazione classica, tipicamente ottocentesca, allievo di Filippo Prosperi all’Accademia di Belle Arti di Roma, Noci si afferma subito come giovane astro nascente nel firmamento dell’arte italiana, anche grazie alla sua presenza in molte importanti esposizioni, come la biennale di Venezia, alla quale partecipa ininterrottamente dal 1901 al 1922. Dopo un’iniziale passione per la paesaggistica d’impronta simbolista, che gli varrà il soprannome di “pittore di cose tristi”, il suo interesse si concentra sul ritratto e, in particolar modo, sulla figura femminile, della quale diverrà uno dei massimi interpreti. Ai primi anni del XX secolo si può far risalire una serie di nudi femminili dall’erotismo accennato, nella quale donne svestite sono presentate all’osservatore nella loro intimità domestica, avvolte in una calda luce indistinta (ne è un esempio Nello studio del 1905 circa). Il successo di questa serie lo porta a imporsi come uno dei migliori interpreti del ritratto nella Roma d’inizio secolo, procurandogli le prime importanti commissioni. L’ascesa a stella dell’arte della Belle Époque romana è velocissima e favorita dal suo bell’aspetto e dalle sue maniere naturalmente eleganti, come raccontano le cronache mondane del periodo. Noci, così, si ritrova catapultato in quel mondo fatto di feste sfarzose all’interno dei migliori salotti della capitale, animate da personaggi quali Gabriele D’Annunzio. Durante uno di questi party, il pittore incontra la contessa Gianotti, “la bianca” come la chiamava il vate di Pescara, che gli commissiona il ritratto a pastello oggi conservato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma ed esposto per la prima volta in quest’occasione. Il Ritratto della Contessa Gianotti è uno dei 17 lavori di Noci inediti, presentati per la prima volta qui. In questi anni, l’artista riceve importanti commissioni dal mondo della nobiltà romana e dello spettacolo; molto suggestivi i ritratti di tre attrici del muto, tra i quali spicca quello di Lyda Borelli, che si sofferma su particolari sensuali, come le labbra accese da un rossetto carminio. Sebbene siano esposti anche ritratti maschili e tre autoritratti, Noci sembra irrimediabilmente attirato dall’universo femminile e in particolare dalle donne con i capelli rossi. Nei suoi taccuini sono moltissimi gli indirizzi di modelle, al fianco dei quali sono vergati interessanti apprezzamenti. Anche se costantemente circondato da belle donne, il pittore non ebbe mai una famiglia, alla quale preferì sempre il dorato mondo della mondanità. Ancora un evento imperdibile alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, che ci svela il vero volto di un artista di grande successo.

 

Box informazioni:

Arturo Noci (1874 – 1953). Figure e ritratti degli anni romani

Galleria d’Arte Moderna di Roma – Via Francesco Crispi, 24

dall’11 giugno al 27 settembre

info: 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00
www.museiincomune.it – www.galleriaartemodernaroma.it – www.zetema.it

Patrizio Pitzalisz

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