Antonio Ligabue: un tormentato genio visionario in mostra a Pavia

Alla scoperta di uno degli artisti più brillanti ed originali del Novecento italiano, Antonio Ligabue (1899-1965), grazie ad una mostra dedicata, in corso dal 17 marzo 2017 presso le Scuderie del Castello Visconteo a Pavia.

La rassegna critica e storica sul pittore e sulle sue creazioni in stile naif è curata da Sandro Parmeggiani e Sergio Negri in collaborazione con Simona Bartolena, e si articola attorno alle sfere principali caratterizzanti l’immaginario figurativo di Ligabue: da un lato, gli animali selvaggi e domestici, dall’altro, i ritratti di sé. Il progetto si compone di cinquanta lavori distinti in dipinti, sculture, disegni ed incisioni, lungo un itinerario mirato a ripercorrere la vita tormentata dell’autore.

Originario della Svizzera tedesca, dal 1919 fino alla morte Ligabue visse a Gualtieri in provincia di Reggio Emilia, dopo essere stato espulso dal paese natale. Dotato di una forte capacità visionaria, coltivata da autodidatta, il suo linguaggio si traduce in un affascinante espressionismo tragico.

Significativa è la sezione in mostra riservata agli animali feroci dai colori violenti, spia delle condizioni di sofferenza dell’esistenza di Ligabue. La fragilità psichica dell’artista, costata ripetuti ricoveri nell’istituto neuropsichiatrico di San Lazzaro, è simboleggiata da animali che abitano le foreste e le savane, come testimoniato dalle opere Leopardo che assale un cigno e Tigre reale. All’interno di questo nucleo di dipinti, si aggiungono alcune raffigurazioni di animali abitatori delle campagne, tra i quali Lepre nel paesaggio, accanto ad altre di paesaggi bucolici.

Il secondo filone di analisi dedicato agli autoritratti di Ligabue presenta il pittore in primo piano, a coprire quasi per intero la scena, ed il resto dell’ambiente quasi sempre lasciato sullo sfondo. Il focus è posto sul volto e sullo sguardo, a sottolineare la dimensione esistenziale dell’artista alle prese con angoscia, desolazione e smarrimento. Si citano in merito i dolenti Autoritratto con berretto da motociclista del 1954-55 e Autoritratto del 1957.

L’esposizione Antonio Ligabue è prodotta e organizzata da ViDi, in collaborazione con il Comune di Pavia e con la Fondazione Antonio Ligabue di Gualtieri. Sarà visitabile fino al prossimo 18 giugno 2017. Per info dettagliate sulla mostra: www.scuderiepavia.com.

Clara Agostini

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