Alla Serpentara gli operai Acea scovano un sepolcro di età imperiale

La città eterna continua a regalarci sorprese. Durante scavi di routine condotti dall’Acea per il potenziamento elettrico nel quartiere Nuovo Salario, gli addetti ai lavori hanno scovato un sepolcro di età imperiale, appartenente ad un uomo di età compresa tra i 30 e 40 anni. Gli operai si sono accorti della presenza di strutture murarie insolite e hanno prontamente avvertito le autorità competenti. Nel cantiere aperto in via Gaetano Zirardini, gli archeologi hanno così individuato dei resti ossei e il cranio del defunto: secondo le prime ipotesi, si tratta di una tomba con copertura “alla cappuccina”, probabilmente costruita a cavallo tra la fine del I secolo a.C. e il II secolo d.C.

Secondo l’archeologa della Soprintendenza archeologica di Roma, Carla Carducci, si tratta di una scoperta importante che necessita di ulteriori studi in modo da chiarire l’eventuale presenza di corredi funerari. Grazie al ritrovamento è possibile aggiungere un nuovo tassello all’area archeologica chiamata “Tenuta della Serpentana” (oggi conosciuta come Serpentara), nell’antico Municipium di Fidenae. Una zona che conserva numerose tracce del passato romano venute alla luce ad inizio Novecento: una villa, una cisterna e un sepolcreto, tutti elementi riconducibili ad una villa extraurbana di uso agricolo. La sfida di Carla Carducci, Laura de Marco e di tutto il team di archeologi impegnati sul sito, è ora di trovare indizi rilevanti in maniera di ricostruire il passato di questo sepolcro e collegarlo, si spera, agli altri reperti dell’area. La tomba potrebbe esser connessa alla villa, ma il cattivo stato di conservazione del sito rende le ricerche molto complesse.

 

Francesco Consiglio

 

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