“Per disegnare questa collezione mi sono ispirato nuovamente al Giappone, una realtà ricca di spunti e idee, per me, con la sua cultura colma di contrasti e suggestioni, una terra di eroi, di miti e di leggende”: ed è proprio con il Giappone al centro dei pensieri, e un occhio più che attento alla tradizione sartoriale italiana, che Emiliano Laszlo crea Full Armor, collezione per il prossimo autunno inverno del suo marchio Studiopretzel, durante la 83esima edizione di Pitti Immagine. Full Armor è stata presentata ieri al pubblico di stampa e buyer con un’emozionante cerimonia di vestizione sulle note de Le nozze di Figaro di Mozart, che ha messo al centro dell’attenzione proprio i diversi capi che compongono il guardaroba di questo moderno guerriero, strutturato per sovrapposizione di pezzi e mescolanza di texture. Il Giappone e l’eleganza degli uomini orientali sono da sempre il fil rouge della visione della moda di Laszlo e sempre lo saranno, come spesso dichiarato dallo stesso designer, che per Full Armor ha studiato a lungo le fotografie e le stampe ottocentesche di Utagawa e Jun Ishikawa e i manga di Hiroaki Samura. Soggetto comune e protagonista di tutte le immagini, il samurai, figura storica della tradizione nipponica, che ha affascinato e ispirato Emiliano Laszlo, che dichiara: “L’aspetto che ho trovato più interessante di questa figura è stato il modo di usare gli abiti, usati come una stratificazione di tessuti e colori, sia che fossero necessari per la guerra sia nella quotidianità”. Dall’elaborazione in chiave contemporanea di questa tradizione che nasce una collezione fatta di tradizionali camice bianche che illuminano pullover in lana impunturata, pantaloni morbidi che spesso si fermano sopra la caviglia e moderne cotte a sovrastarli fino alla coscia, gilet e giacche dai tagli asciutti che si sovrappongono a creare un’ulteriore protezione senza appesantire grazie a tessuti caldi ma leggeri. Dominano le tinte neutre del bianco e del nero, del grigio melange e del blu notte, illuminate dall’inattesa nota di una nuance nude di una cintura obi che trattiene ampie casacche. Vince quindi l’idea di un guardaroba pratico nella vestibilità ma contemporaneo nella mix di tessuti come lana, cotone, denim, bouclé e velour, pronto a un rapido cambio di clima o di occasione, adatto a “un guerriero moderno che conosce il mondo in cui vive ed è in grado di decidere come e quando trasformare il proprio stile”.
Claudia Proietti