I am what I am: Franco Moschino, stilista italiano (che sognava di fare il cantante d’opera)

 

Sfila a Milano la collezione che celebra i trent’anni della maison: tra abiti d’archivio e modelle che ballano, va in passerella la festa della moda.

Più di una rievocazione, più di un’esposizione filogicamente ineccepibile, più di un tributo: la sfilata per la pe 2014 di Moschino- Only for fashion victims, come recitano provocatoriamente le tshirt distribuite agli invitati- è una celebrazione dei trent’anni che sono stati e uno slancio entusiastico verso quelli che verranno. In apertura, un video con frame e parole di Franco Moschino, che nel 1983 crea il brand che porta il suo nome e lo lascia, per la morte improvvisa nel 1994, nelle mani dell’assistente Rossella Jardini, ancora oggi vulcanico direttore creativo del marchio: in quei fotogrammi scanzonati dal retrogusto malinconico, una celebrazione dell’ironia, dell’Italia e della personalità del singolo contro la massificazione della moda. I am what I am, come canta Gloria Gaynor- grande ospite a sorpresa sul finale di sfilata-,2 fondamentalmente la filosofia del brand, con tutto il meglio dell’archivio Moschino che va in passerella indosso a modelle sorridenti e scatenate al ritmo di dance anni Ottanta, e i pezzi migliori dell’irriverente designer che ci ricordano che la moda è un gioco, un passatempo, una provocazione, un’emozione. E’la libertà di essere quello che si vuole, tutto e il contrario di tutto, oggi una signora con l’abito a balze e il filo di perle ma domani no, come canta Loredana Bertè, come l’alter ego dall’animo noir di questa giovane lady, due facce della stessa donna che sfilano in coppia per la nuova collezione, tutta contrasti e colori accesi e che tanto si ispira al primo Moschino. Alla fine, Gaynor che canta dal vivo con alle spalle un’installazione vivente di capi e pezzi storici del brand e standign ovation- doverosa, sincera e gioiosa come raramente capita nella moda- per Rossella Jardini, visibilmente emozionata e bravissima nel rendere tangibile più che mai, attraverso le sue creazioni, la presenza dell’ospite d’onore- grande assente- del party Moschino.

 

Claudia Proietti1

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