18 anni dopo

Una storia drammatica ma estremamente divertente che segna l’incisivo debutto di Edoardo Leo alla regia

6D5808 è la targa di una meravigliosa auto d’epoca, la Morgan, rimessa in vita ed in moto da Marcello Rinaldi, dopo che andò in pezzi in un tragico incidente.

Questo era ciò che accadeva 18 anni fa: una sciagura di cui nessuno aveva voluto più parlare, raccontare, spiegare, ma che lasciava, appesi al silenzio, alla lontananza, alla fuga, ai sottili fili di un malcelato e schiacciante senso di colpa, la gravosità di una voragine di sentimenti contrastanti.

18 anni dopo, la Morgan ritrova le sue marcie e i suoi autista e passeggeri, obbligati a fare lo stesso identico tragitto di quel giorno di 18 anni prima.

Quel giorno che, seppur lontano, non è poi così risolto nel passato come si vorrebbe far pensare, e che, seppur taciuto, è ancora presente al punto da incidere indelebilmente sulle vite negli anni a seguire, condizionando l’incontro dei due fratelli dopo la separazione – 18 anni, appunto – e la risoluzione dell’odio, inevitabile e autoalimentantesi per il troppo tacere.

Mirko, Genziano, e la comparsa inaspettata e improvvisa di Cate, non Caterina, ma Cate, una sconosciuta così dannatamente familiare, misteriosa e girovaga per il mondo, così piena di domande, scappata di casa (proprio come andava di moda nel’68 e proprio come fece in gioventù la madre dei due protagonisti) si ritrovano in viaggio a bordo della Morgan. Per un motivo importante: trasportare le ceneri del padre da Roma a Scilla in provincia di Reggio Calabria.

Ne nasce un road movie, comico, leggero, ma anche drammatico per i conflitti dei protagonisti, così lontani, così vicini. Così pieni di segreti, segreti che si conservano e restano implosi nonostante legati dal sangue, anzi forse proprio per questo, e che si dipanano man mano che il viaggio continua e torna sulle strade di quel giorno… come 18 anni prima. Tanta comicità su quattro ruote e non solo, che non perde un colpo, che porta nell’intimo dei personaggi che gradualmente si confessano le difficoltà dell’esistenza, di una realtà non accettata, non risolta, di un passato non parlato e lasciato sospeso ed incombente. Il percorso diventa una graduale ricostruzione di un puzzle misterioso che si risolve anche nel ricucire, “tappa dopo tappa”, i rapporti fraterni ed umani, il cui destino ha forzatamente voluto dividere, per poi ricongiungerli in una consapevolezza ormai più adulta.

18 ANNI DOPO è il debutto di Edoardo Leo alla regia.

Già abbiamo avuto modo di conoscerlo in tv e fortunatamente anche a teatro, che gli rende giustizia a pieno titolo, come un bravissimo attore ed un ottimo interprete. E ora lo vediamo come sceneggiatore insieme all’attore non da meno Marco Bonini (in collaborazione con Lucilla Schiaffino) e regista. Il tentativo è sicuramente andato a buon fine, come anche la scelta di tutto il cast e di Gianluca Misiti per la colonna sonora.

Nelle sale cinematografiche dal 4 giugno

 

Federica Gualtieri

Presentato da D A P De Angelis group
In collaborazione con Rai Cinema
Regia di Edoardo Leo
Con Edoardo Leo Marco Bonini Sabrina Impacciatore, Eugenia Costantini, Gabriele Ferzetti,
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: MARCO BONINI, EDOARDO LEO in collaborazione con LUCILLA SCHIAFFINO
Musica Gianluca Misiti
Distribuito da EAGLE Pictures
diciotto anni dopo
PRODOTTO DA GUIDO, NICOLA E MARCO DE ANGELIS
PRODUZIONE ESECUTIVA: BERTOGNA BROS

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