Nel cuore di Testaccio, a Roma, si trova un ristorante che sembra racchiudere l’essenza più autentica della convivialità: Comus Locanda Conviviale. Il nome stesso, ispirato al dio greco della baldoria e della buona tavola, evoca la filosofia di Guglielmo e Leonardo Cervelli, due fratelli uniti non solo da legami di sangue, ma da una passione condivisa per la buona cucina e l’ospitalità.
Giovani, freschi e pieni di entusiasmo, Guglielmo e Leonardo hanno voluto creare un luogo dove il cibo fosse al centro dell’esperienza, unendo tradizione e innovazione. Cresciuti tra i profumi delle ricette della nonna Dora e della madre Tania, i fratelli Cervelli hanno interiorizzato fin da piccoli un concetto di cucina che si fonda sulla qualità delle materie prime, la cura del dettaglio e un forte legame con il territorio. “Mia madre gira tutta Roma per trovare i migliori prodotti”, racconta Guglielmo, “ed è da lei che abbiamo imparato che il mangiare bene è un atto di amore e salute”.
Questa filosofia si riflette pienamente nella proposta culinaria di Comus Locanda Conviviale. La cucina, guidata dallo chef Giulio Barghi, è radicata nella tradizione romana ma guarda oltre, abbracciando l’ampio ventaglio di sapori che caratterizzano la cucina italiana. “Non vogliamo limitarci solo ai classici romani”, sottolineano i fratelli, “ma esplorare tutte le possibilità della tradizione italiana, rivisitandola con un tocco personale”. Questo approccio consente loro di offrire una cucina tradizionale, rivisitata con raffinatezza, dove ogni piatto racconta una storia.
Non è un caso che i piatti più rappresentativi del ristorante siano nati proprio dalle ricette di famiglia. Tra questi spiccano il crostone con stracchino e salsiccia — un piatto semplice e confortante, perfetto per le serate invernali — e il saltimbocca alla romana rivisitato, dove la fettina di vitella è sostituita dal filetto, rendendo questo classico più nobile e gustoso, con un tocco di speck che ne esalta la sapidità. Immancabile, poi, l’amatriciana, preparata con una combinazione di passata e sugo di datterino che le conferisce un sapore unico e inconfondibile, espressione del loro amore per la genuinità.
Il menu del ristorante è un viaggio tra tradizione e creatività: dagli antipasti come i fiori di zucca ripieni di ricotta e alici su crema di zucchine e menta, fino ai primi piatti iconici della tradizione romana — cacio e pepe, carbonara e amatriciana —, passando per proposte più raffinate come i plin fatti in casa ripieni di zucca mantovana con burro e parmigiano. Tra i secondi, il tonno scottato con salsa tonnata e fondo di vitello è una delizia per il palato, mentre la ricciola su crema di patate al lime e pak choi testimonia la capacità dello chef di coniugare sapori decisi e delicati.
Comus Locanda Conviviale è un luogo dove la convivialità è di casa, non solo per l’atmosfera calorosa e familiare che i fratelli Cervelli hanno saputo creare, ma anche grazie a una carta dei vini che è un vero e proprio tesoro per gli amanti del buon bere. Con 110 tra etichette italiane e una particolare attenzione alle bollicine francesi, la selezione accompagna perfettamente ogni piatto, esaltandone i sapori e arricchendo l’esperienza gastronomica.
Per Guglielmo e Leonardo, la scelta di aprire Comus nel quartiere che li ha visti crescere non è stata casuale. “Siamo romani, romanisti e profondamente legati a Testaccio”, spiegano, “e volevamo creare un luogo che rappresentasse la nostra idea di cucina e accoglienza, ma che fosse anche un punto di ritrovo per chi cerca un’esperienza autentica, lontana dai cliché del turismo di massa”. E in effetti, passeggiando per Piazza Testaccio, è difficile non notare le ampie vetrate del ristorante, che invitano chiunque passi di lì a fermarsi, entrare e scoprire un mondo di sapori, storie e passione.
Nonostante la recente apertura, Comus Locanda Conviviale ha già conquistato il cuore di molti, grazie al passaparola e al caloroso supporto della comunità locale. I fratelli Cervelli, forti delle loro precedenti esperienze, tra cui l’ultima durata cinque anni al ristorante SparTito all’Auditorium Parco della Musica, sanno bene che il segreto del successo è la costanza e la dedizione. E così, giorno dopo giorno, continuano a lavorare con l’obiettivo di offrire un’esperienza culinaria che sia, prima di tutto, un inno alla convivialità e al buon vivere. Sognano, inoltre, di poter un giorno aprire un agriturismo, magari in Toscana o in Umbria, dove coltivare vino, olio e offrire un’autentica esperienza rurale, unendo la loro passione per la cucina e l’ospitalità a un contesto immerso nella natura.
Comus Locanda Conviviale è più di un semplice ristorante: è un luogo dove la tradizione incontra la creatività, dove ogni dettaglio — dalla mise en place ai piatti del menu — è pensato per far sentire l’ospite accolto e coccolato. Un luogo dove i sapori della memoria si intrecciano con l’innovazione, dando vita a una cucina che parla di famiglia, territorio e passione. In una parola, una vera locanda conviviale, dove la celebrazione del buon cibo diventa un atto di cultura e amore.