Un viaggio tra vigne, storia e sapori: il fascino eterno del Castello di Razzano

In una regione ricca di storia e fascino come il Monferrato, il Castello di Razzano si distingue come una testimonianza viva di un passato glorioso, un presente raffinato e un futuro che abbraccia con passione la valorizzazione del territorio.

Situato nel comune di Alfiano Natta, tra le dolci colline patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, questo castello è molto più di una semplice residenza storica: è il fulcro di un mondo fatto di cultura, tradizioni agricole e ospitalità di alto livello.

 

Il Castello nacque nel 1697, su iniziativa di Giovan Battista Gaetano Natta, come residenza signorile fortificata. Nel corso dei secoli, si adattò ai mutamenti della storia, ospitando famiglie illustri come i Caligaris, che ne fecero un centro di rappresentanza durante il periodo napoleonico e, successivamente, un rifugio strategico nella Seconda Guerra Mondiale. La famiglia Caligaris, nota per il suo impegno civile, trasformò il Castello in un simbolo di resistenza, accogliendo ufficiali alleati e contribuendo attivamente alla lotta antifascista.

Questo lungo racconto storico si arricchisce di un nuovo capitolo nel 1968, quando il Castello fu acquisito dalla famiglia Olearo, protagonista di una visione che unisce tradizione e innovazione.

 

La famiglia Olearo entra nel mondo del vino nel 1927, quando Ernesto Olearo e sua moglie Clementina Razzano fondano la prima cantina nella Tenuta Cà di Corte, all’epoca conosciuta come Casa Vinicola Olearo. Con pochi ettari di vigneto e una produzione limitata, i due coniugi avviarono un’attività che avrebbe gettato le basi per una crescita straordinaria. Il figlio Eugenio, soprannominato “Genio” per il suo talento imprenditoriale, ampliò l’azienda negli anni Quaranta, costruendo una rete di distribuzione che abbracciava Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia. Sotto la sua guida, la proprietà si arricchì con l’acquisto di nuove terre, tra cui la Tenuta Castello di Razzano nel 1968 e, pochi anni dopo, la Tenuta Campasso.

La svolta decisiva arrivò negli anni Ottanta con Augusto Olearo, figlio di Eugenio. Dopo aver completato gli studi in enologia presso la prestigiosa scuola di Alba, Augusto trasformò l’azienda, passando dalla produzione di grandi volumi a una filosofia incentrata sulla qualità. Con passione e lungimiranza, avviò anche la ristrutturazione del Castello di Razzano, un progetto ambizioso che riportò l’edificio al suo antico splendore, culminando nel 2009 con l’apertura del Relais e del Museo ArteVino Razzano.

Oggi, i figli di Augusto, Riccardo e Federico, portano avanti con determinazione e spirito innovativo questa eredità familiare. Entrambi hanno raccolto l’eredità delle generazioni precedenti, proiettando l’azienda verso un futuro che rimane saldamente ancorato alle radici del territorio.

 

Attualmente il Castello di Razzano si distingue come un complesso poliedrico che offre un’esperienza completa, intrecciando passato e presente in una narrazione fluida e affascinante. Il Relais è il cuore dell’ospitalità: le sue camere, ciascuna unica nel design e nella storia, combinano dettagli architettonici originali con comfort moderni. Le Superior Suite, luminose e spaziose, conservano le travi a vista del Seicento, accostate a elementi contemporanei come saune private e vasche da bagno. Le Junior Suite, con balconi affacciati sul giardino all’italiana, offrono una vista incantevole sui vigneti, mentre le Duplex Suite, disposte su due livelli, rappresentano la scelta ideale per chi cerca intimità e panorami mozzafiato. Ogni spazio è concepito per trasmettere l’autenticità del luogo, avvolgendo gli ospiti in un’atmosfera di pace e raffinatezza.

 

Tra i tesori del Castello, le antiche cantine sono un simbolo tangibile della tradizione enologica del Monferrato. Situate nei sotterranei della struttura, sono ambienti di straordinaria bellezza, con mattoni a vista e gallerie scavate nel tufo, come l’infernot, dove le bottiglie delle migliori annate riposano in un silenzio millenario. La produzione vinicola è curata con tecniche sostenibili e nel pieno rispetto dei ritmi naturali e include varietà come Barbera, Nebbiolo, Pinot Nero, Chardonnay e Merlot, coinvolgendo le tre tenute della famiglia Olearo – Castello di Razzano, Cà di Corte e Campasso – ognuna capace di esprimere il carattere del territorio. Ogni tenuta, infatti, apporta un contributo unico: la Cà di Corte è il centro tecnologico della produzione, mentre la Campasso, con i suoi dieci ettari di vigneti, è dedicata allo spumante Metodo Classico e all’affinamento dell’aceto.

 

Un ruolo di primo piano spetta alla produzione dell’olio extravergine d’oliva, una delle eccellenze del Castello. Nella “Conca degli Olivi“, situata presso la Cà di Corte, gli olivi crescono rigogliosi grazie a un microclima ideale e a una cura attenta e rispettosa. Le varietà coltivate – Leccino, Taggiasca, Pendolino e Grignan – sono raccolte manualmente per preservare al massimo le qualità organolettiche dei frutti. La lavorazione avviene presso il frantoio interno, installato nel 2021, che utilizza un sistema a ciclo continuo con estrazione a freddo. Questo processo garantisce un olio ricco di polifenoli, caratterizzato da un basso grado di acidità e un profilo aromatico che spazia dalle note fruttate a quelle leggermente piccanti. Non è solo un condimento, ma un’esperienza culinaria: ideale per esaltare tanto i piatti semplici quanto le pietanze più ricercate.

 

La produzione agricola del Castello si completa con un pregiato aceto, invecchiato oltre dieci anni in carati di rovere francese, e con una gamma di vini che raccontano la diversità del Monferrato.

 

Accanto all’ospitalità e alla produzione agricola, il Castello di Razzano celebra anche l’arte e la cultura. Il Museo ArteVino Razzano, inaugurato nel 2009, è un viaggio emozionante attraverso la tradizione contadina e la creatività contemporanea. Progettato in collaborazione con l’artista Silvio Manzotti, il museo ospita installazioni che raccontano la vita rurale del passato e le trasformazioni del territorio. Ogni spazio espositivo – dalle sale principali alle cantine storiche – è una scoperta che invita i visitatori a riflettere sul legame profondo tra uomo e natura.

 

L’esperienza al Castello non sarebbe completa senza una sosta al ristorante, dove la cucina dello chef Emanuele Monzeglio reinterpreta la tradizione monferrina con modernità e raffinatezza. Ingredienti freschi e locali – tra cui l’olio e i vini prodotti in loco – sono al centro di un menu che spazia dagli agnolotti del plin alla guancia di maialino alla birra. Durante la bella stagione, i piatti possono essere gustati nella corte interna, circondati dai profumi del giardino all’italiana.

 

Per chi desidera immergersi completamente nella bellezza del Monferrato, il Castello di Razzano offre una vasta gamma di esperienze personalizzate: degustazioni, visite alle cantine storiche, picnic tra i vigneti e momenti di relax nel Ciabot, una piccola struttura immersa nel verde. Ogni attività è pensata per valorizzare il territorio, offrendo ai visitatori un ricordo indelebile.

 

Il Castello di Razzano non è semplicemente una meta, ma un luogo che vive, respira e racconta. È la sintesi perfetta di storia, tradizione e innovazione, un luogo dove ogni visita diventa un’esperienza unica e irripetibile, capace di rimanere nel cuore di chi ha la fortuna di scoprirlo.

 

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