Rigore, dedizione, competenza, creatività ed eccellenza: Cantina Tramin, non solo Traminer

Lunghi filari protetti dai monti, cieli tersi e “azzurrissimi”, aria pura e frizzante… Questo è ciò che immaginiamo quando pensiamo ad una cantina in Alto Adige, questo è ciò che è realmente il mondo della Cantina Tramin, situata in provincia di Bolzano.

Stiamo parlando di una delle più storiche ed importanti realtà produttive del Trentino-Alto Adige, fondata nel 1898 a Termeno dal parroco Christian Schrott, allora deputato del Parlamento Austriaco.

Alla direzione di una realtà esistente da ormai oltre un secolo c’è Leo Tiefenthaler, direttore della cantina, mentre, ad occuparsi degli aspetti più prettamente agronomici e produttivi, troviamo, da ormai 25 anni, l’enologo Willi Sturz: loro due rappresentano cuore e mente di un’azienda che lavora per trovare le ultime sfumature con cui far esprimere al meglio un territorio, affinché ogni vino Tramin possa rimanere ben impresso nella mente di chi lo beve. 

Un’azienda che ha fatto e fa dei valori di autenticità e bellezza i capisaldi su cui sviluppare una realtà competitiva ed ambiziosa, che guarda al futuro senza mai dimenticare il passato. Il paesaggio, con le sue vallate ed il suo sole, abbraccia i vigneti e contribuisce a tracciare un percorso e una storia tutta da assaporare…

Questa azienda – ci spiega il direttore – è nata come cooperativa per puro fabbisogno, dato che in Alto Adige le proprietà sono sempre state di dimensioni molto ridotte e con valori di mercato esigui: solo facendo gruppo, allora, si è potuto affrontare il mercato con più compattezza”.

Compattezza che necessariamente si deve ritrovare anche a livello di gestione: sono ben 160, infatti, le famiglie che si occupano dei circa 260 ettari di vigneti, dislocati tra i 250 e gli 800 metri di altitudine, da cui provengono le uve conferite alla cantina. Famiglie che conoscono la propria terra e amano la cura per i dettagli: ogni singolo appezzamento, ad esempio, viene vendemmiato solo quando l’uva è giunta alla perfetta maturazione.

I vigneti sono dislocati attorno alla cittadina di Termeno, in un microclima ideale caratterizzato da calde brezze mediterranee e significativi, nonché benefici, sbalzi termici.

Un quarto delle vigne è dedicato al Gewurztraminer, vero principe di un territorio, in grado di far esprimere questo vino con grande intensità ed eleganza.

L’approccio agricolo è incentrato sulla sostenibilità ambientale, riducendo al minimo l’uso diserbanti e pesticidi e gestendo a regime biologico e biodinamico la quasi totalità della produzione. Valorizzare il territorio, senza tuttavia limitarsi al Traminer: oltre al Lagrein ed al Moscato, infatti, vengono coltivate anche numerose varietà internazionali tra cui lo Chardonnay, il Pinot Grigio ed il Pinot Nero.

In effetti, l’ampia varietà dei terreni, che spazia da quelli calcarei a quelli più rocciosi e ricchi di porfido, permette una produzione ampia, ricca e variegata, apprezzata dalla critica e dagli appassionati e che si esprime in un ventaglio di etichette di altissima qualità.

Oggi la cantina Tramin è una delle realtà cooperative più interessanti di tutta la regione e non solo, con un’offerta improntata specialmente verso denominazioni locali tipiche e un costante desiderio di migliorarsi e rinnovarsi. In tal senso, infatti, nel 2010 è stata costruita una nuova e modernissima cantina, progettata dall’architetto Werner Tscholl: una delle architetture contemporanee più affascinanti e rilevanti di tutto il territorio.

Ogni bottiglia di vini Tramin porta con sé quel mix di valori che l’hanno resa famosa nel mondo: rigore, dedizione, competenza, creatività ed eccellenza. Si tratta di etichette identitarie apprezzate in tutto il mondo e considerate tra le migliori espressioni di questo territorio e tra le quali spicca, per fama e prestigio, il Gewurztraminer Nussbaumer, assieme alle versioni passite Roen Terminum.

Cantina Tramin è molto attiva anche sui social e nel periodo del covid ha organizzato, sulla sua pagina Facebook, “quattro racconti di resilienza gourmet”; quattro dirette con importanti personaggi del mondo della ristorazione: da Karl Baumgartner (del ristorante Schöneck di Falzes, in provincia di Bolzano) ad Anthony Genovese Matteo Zappile(chef e chef sommelier/restaurant manager de Il Pagliaccio di Roma), passando per Emanuele Michela Scarello (del ristorante Agli Amici di Udine) fino a Mauro Uliassi (del ristorante Uliassi di Senigallia).

Dai suoi vini, suggello di un territorio meraviglioso, alle numerose iniziative, in cantina e sul web, emerge, dunque, chiaramente l’immagine di una realtà moderna, ma rispettosa del passato e sempre volta a migliorarsi: Cantina Tramin, molto più del solo Gewurztraminer.

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