Palazzo Taverna: il fascino senza tempo

Sono davvero magnifiche le dimore storiche in Italia, capaci di trasportare chi le visita in un vero e proprio mondo parallelo dove la linea del tempo si dissolve. In queste dimore, che riescono a conservare nella migliore maniera un fascino antico che spesso lascia senza fiato, un’eleganza di altri tempi si fonde con maestosità e comfort regalando intensi momenti di un’incomparabile esperienza. Soggiornare, mangiare o anche semplicemente visitare una residenza d’epoca, regala un’emozione unica in luoghi che uniscono una particolare bellezza a una straordinaria architettura e una eccezionale rilevanza storica.

Palazzo Taverna, a Roma nel cuore del rione Ponte, dal 1400 a oggi ha visto passare nei suoi saloni affrescati e nel suo giardino cardinali e letterati, rock star e artisti di fama internazionale. Ultimo inquilino balzato alla ribalta delle cronache Josè Mourinho, allenatore della AS Roma.

Situato tra Piazza Navona e Castel Sant’Angelo, si fatica sempre un po’ a trovarlo, così come è d’obbligo per un gioiello di rara bellezza quale è, appollaiato su quella collinetta chiamata Monte Giordano, derivata dai detriti dell’antico porto fluviale. Fu eretto nel secolo sulle rovine della fortezza di Giordano Orsini (ricordata da Dante, Inf. XVIII,99), lì dove gli Orsini dominavano la zona fino alla riva del Tevere, e fu residenza di ambasciatori e cardinali (Ippolito d’Este vi ricevette Bernardo e Torquato Tasso; il Cardinale Luciano Bonaparte, pronipote di Napoleone, vi ospitò l’Imperatrice Eugenia e il padre Gioacchino Belli che intratteneva gli ospiti con i suoi sonetti). Acquistato da Maurizio di Savoia che si prodigò per abbellirlo, passò agli inizi del 1600 ai Gabrielli che apportarono delle modifiche dandogli l’aspetto attuale; infine, l’ultimo cambiamento di proprietà avvenne a favore dei Taverna.

Questo piccolo excursus storico basta già a dare l’esatta idea di ciò che Palazzo Taverna ha rappresentato e di ciò che racchiude all’interno delle sue mura: la suggestione della storia che avvolge e trasporta chiunque si lasci guidare in questo luogo in cui si è catturati dal fascino e dall’eleganza propria appunto delle antiche dimore

All’ingresso, dopo una breve salita, il visitatore viene accolto nel pittoresco cortile con la sua grandiosa fontana seicentesca.

All’interno dell’Ala Barocca, nei grandi saloni di rappresentanza del piano nobile, oltre ai pregevoli mobili d’epoca, si possono ammirare, nella pinacoteca, le collezioni di dipinti di Sebastiano Ricci e di Rosa da Tivoli.

Palazzo Taverna è il luogo ideale per ospitare matrimoni, cocktail, colazioni di lavoro, meeting ed esclusivi incontri di lavoro. Il servizio di ristorazione è curato personalmente da Stefanina Aldobrandini che da oltre 20 anni nei numerosi palazzi, ville, castelli di cui dispone, riesce, grazie a personale altamente qualificato e all’uso di tovagliati, porcellane, antiche argenterie e livree d’epoca a ricreare un’atmosfera di sfarzo ed efficienza che richiama l’ospitalità delle grandi case private di altri tempi. Dieci meravigliose sale per una capienza complessiva di circa 800 posti. Inoltre, essendo un complesso di edifici, di cui cinque principali, sono a disposizione appartamenti esclusivi per una esperienza abitativa di grande classe e assolutamente fuori dal comune

I tanti ingressi defilati che favoriscono le vie di fuga e una certa privacy, hanno reso in epoca recente Palazzo Taverna rifugio ovattato di turisti esigenti quali Michael Jackson e Madonna, set di film in costume come Ritratto di signora della regista Jane Campion, tratto dal romanzo di Henry James, meeting esclusivi di lavoro.

Protagonista in questo luogo magico e senza uguali è anche l’arte contemporanea. Già negli anni Settanta i locali al piano terra erano stati la sede degli Incontri Internazionali d’Arte (presidente Alberto Moravia) promossi dalla collezionista e mecenate Graziella Lonardi Buontempo. Oggi, mantenendo quel filo virtuale che qui tutto lega in un continuum temporale, quegli stessi spazi bianchi, che sembrano fare da perfetta cornice alla bella fontana secentesca disegnata dall’architetto Antonio Casoni, fanno da scenario alle “esperienze” di Spazio Taverna.

Si tratta di incontri serali, con cadenza quindicinale, che coinvolgono pittori e curatori, filosofi e scienziati, fondazioni e istituzioni in dialogo tra loro. Come per incanto, lo spazio si trasforma in opera d’arte.

Palazzo Taverna fa parte dell’Associazione Nazionale Dimore Storiche e una dimora diventa storica quando assume un interesse culturale, storico e antropologico dal punto di vista della dimora umana. Fare parte di questa comunità significa entrare in un gruppo di persone propense alla conservazione della storia. Si ha la possibilità di comprendere e godere dell’arte del passato e, inoltre, il restauro e il mantenimento di una dimora storica è svolto con particolare cura e attenzione per poterne preservare la bellezza e l’autenticità.

Ecco perché vivere una dimora storica, anche se per poco tempo, è un’esperienza seducente che può avvicinare gli amanti dell’arte, dell’architettura e della storia alla loro comunità permettendo di stabilire una connessione con il passato grazie a tutti gli elementi la caratterizzano: decorazioni scultoree, camini in pietra o marmo, balaustre, archi e soffitti decorati con stucchi e affreschi, ringhiere antiche e colonne in pietra e marmo.

Il fascino di Palazzo Taverna è parte della sua storia e delle sue ricchezze artistiche e urbanistiche che grazie a una attenta cura hanno resistito al tempo e continuano a conquistare chi si trova a voler vivere in una dimensione lontana dalle proposte solite in un perfetto connubio ed equilibrio di antico sfarzo e moderna efficienza.

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