L’integrazione di Luce e Design negli Interni

L’integrazione di Luce e Design negli Interni

Una nuova attenzione per la luce”

di Paolo Brancone, Light Designer

Pubblicato su: “Luce&Design le forme del progetto”,

Numero 4, Settembre 2019, pag. 27/30

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Chiunque operi nel campo della progettazione di interni non può più non tenere conto della grande importanza che ha nella fase progettuale in ambito residenziale un adeguato intervento d’illuminazione.

Sulla base dell’esperienza maturata lavorando principalmente su tipologie di intervento nel residenziale, è possibile dire come negli ultimi anni si sia registrato un deciso incremento di attenzione verso il progetto di illuminazione da parte di una committenza sempre più incuriosita ma anche più preparata che chiede con maggiore frequenza di dotare il proprio impianto di illuminazione domestico con prodotti all’avanguardia.

Se questo trend fotografa il versante della domanda, sul piano dell’offerta bisogna dire che la considerazione primaria è che ogni professionista del settore oggi deve migliorare le proprie competenze per poter rispondere a domande sempre nuove e raggiungere la consapevolezza che un “buon progetto d’interni” non può prescindere dall’applicazione dei parametri di cui necessita una buona illuminazione.

Il progettista si trova infatti oggi di fronte ad una riflessione obbligata che, se necessario, deve portare ad una autocritica costruttiva.

Il mondo della progettazione nell’Interior sta cambiando e stiamo vivendo un momento storico nel quale la luce non è più soltanto “illuminazione” ma anche connettività: con lampade che si spengono o accendono da sole al nostro passaggio, che possono essere gestite da un’App sul nostro smartphone o che si “accorgono” del tempo che c’è fuori casa con soluzioni che affascinano ormai un pubblico sempre più vasto di persone sempre più informate, stimolate da temi quali “benessere psicofisico” o “contenimento dei consumi”.

  • Un nuovo approccio professionale

In questo nuovo contesto, locuzioni come “temperature di colore” o “resa cromatica” sono entrate a far parte di un lessico obbligato che riteniamo non sia più il caso di ignorare.

Questa crescita di interesse, che va di pari passo con l’evoluzione tecnologica, si muove negli scenari della tecnologia LED che vedono un mercato in continuo cambiamento e fatto di numeri impressionanti, nel quale realtà multinazionali di grande peso (come Signify e OSRAM) emergono come punti di riferimento.

Nuovi temi come quelli della sostenibilità e della riduzione delle emissioni allargano l’orizzonte di una crescita professionale alla quale siamo – senza ombra di dubbio – chiamati tutti a dare risposta.

Il design degli interni con i suoi protagonisti, quindi, non può più fermarsi al concetto di “design della forma” – convenzionalmente associato agli apparecchi di illuminazione dalle forme iconiche, prodotti di una storia che ha visto negli anni i brand storici italiani imporsi a livello internazionale, finendo per rappresentare una delle eccellenze produttive del nostro Paese.

Oggi la disponibilità sul mercato delle sorgenti luminose è piuttosto ampia e a queste risorse il professionista può liberamente attingere – in relazione al budget di spesa disponibile – interpretando il Design della luce come vero e proprio passaggio culturale in termini di approccio al progetto.

Un progettista di interior attento dovrà inoltre muovere il suo lavoro a partire da una corretta valutazione della ricaduta sugli spazi dell’abitare dovuta ad una architettura urbana delle città oggi fortemente influenzata dalla riduzione, se non addirittura dall’assenza, del contributo della luce solare: basti pensare come sempre più spesso tanti ambienti sotterranei vengono ormai destinati, oltre che alle abitazioni, a luoghi di intrattenimento e alle attività lavorative.

L’edilizia moderna con i suoi appartamenti dalle piante a volte incomprensibili sembra infatti figurativamente rappresentare la trasformazione dei ritmi e delle abitudini abitative delle famiglie, proponendo una sorta di sovrapposizione delle attività anche in ambito domestico.

Il progettista di Interior Design dovrà offrire risposte coerenti alla stregua del Lighting designer e il progetto di lce andrà inevitabilmente pensato fin dall’inizio insieme al progetto architettonico e d’arredo, in modo che sia funzionale e a un tempo emozionante.

Dovranno essere parametri progettuali comuni il controllo e la gestione energetica degli impianti, in relazione alla distribuzione dei punti luce, alla configurazione e alle scelte relative ai rapporti con i vari complementi di arredo.

All’interno di questo, una lampada andrebbe considerata come un vero e proprio elemento attivo dell’abitazione.

Le figure professionali dell’Interior Designer e del Lighting Designer sono in questa direzione da considerarsi ruoli pienamente complementari, chiamati a concorrere al raggiungimento dello stesso risultato.

Auspicando un’evoluzione futura nella quale in tempi brevi il design della luce negli interni si sposti da concetti quali “visibilità” e “comfort visivo” a temi strettamente connessi agli effetti della luce su umore, comportamento e performance degli individui, l’attività di un professionista che si occupa di questo specifico ambiente progettuale dovrà tenere conto di queste indicazioni di metodo.

 

 

 

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Comments

    • Giorgio
    • 28 Novembre 2020
    Rispondi

    Complimenti. Bell’articolo.

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