Aimo e Nadia e la loro eredità senza tempo

Rinnovarsi senza cambiarsi, riscoprirsi ed aggiornarsi, mantenendo sempre intatta la cultura, l’italianità, la tradizione e l’eleganza: in una parola sola, l’Amore. È questo l’ingrediente segreto ed immancabile che ritroviamo, da sempre, nelle creazioni della cucina di Aimo e Nadia.
 
Più precisamente è nel loro Luogo che, da ormai 60 anni, la bellezza ed il gusto risiedono, all’interno di un’accogliente dimora dove filosofia e sapere culinario sono da sempre ben delineati ed allineati.
 
Un cammino all’insegna della qualità e della fantasia che vede nella figlia Stefania Moroni il trait d’union tra i suoi genitori e quella naturale evoluzione, avviata nel 2004/05, che oggi ha negli Chef e imprenditori Fabio Pisani ed Alessandro Negrini, i brillanti interpreti della trasformazione contemporanea del metodo che ha fatto la storia dell’iconico locale. Una storia che ha in Nicola Dell’Agnolo, restaurant manager ed impeccabile maître del Luogo, la figura chiave dell’organizzazione della sala, in cui troviamo anche Alberto Piras, brillante sommelier, con all’attivo prestigiosi riconoscimenti.
 
Qualità delle materie prime, stagionalità e forte impronta legata alla nostra Nazione, sono da sempre stati i diktat di Aimo in cucina: lui, il talento puro, ha trovato in Nadia, con la sua costanza, quella completezza che ha permesso loro, insieme, di realizzare qualcosa di grande. Sulla loro perfetta sinergia è stato poi possibile innestare gli chef attuali, Alessandro e Fabio, che lavorano insieme in un modello duale più unico che raro da trovare all’interno di una cucina di un ristorante stellato.
 
Armonia è la parola d’ordine da ricercare sia nei piatti, che nell’unione tra cucina e sala: è proprio qui che Nicola, coach esperto e  maestro di eleganza, forma e motiva costantemente, con umiltà e passione tutti i talenti che lavorano con lui.
 
Stefania, invece, è l’erede delle tradizioni di famiglia e la Donna che proietta Aimo e Nadia verso un mondo, quello della ristorazione, in cui non possono e non devono mancare anche le note di colore rosa.
 
Le stesse note che accompagnano i cibi, elaborati con tecniche antiche e moderne, che fanno emergere le varietà e la complessità proprie della cultura, dell’arte e della natura della nostra Italia. Vibrazioni che accarezzano l’anima e ci portano verso un domani che ha il sapore della memoria autentica, senza tempo.
Foto di Paolo Terzi

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