Vito Mollica: un sogno nel mondo del gusto tra mille magie di sapori.

Il giornalista di San Francisco, Herb Caen, sosteneva: “Una città non si misura dalla sua lunghezza e larghezza, ma dall’ampiezza della sua visione e dall’altezza dei suoi sogni”.

Un sogno è come un aquilone che, solo se accudito e coccolato, può poi spiccare il volo oltre le nuvole del cielo, spazzandole via, fino a raggiungere il blu più profondo ed arrivare oltre ogni sfumatura ed essenza…

A Firenze c’è un luogo magico dove i sogni tratteggiati sono due, entrambi sotto l’egida della bellezza: il primo porta il nome di Hotel Four Seasons, il secondo di Vito Mollica, ciò che li unisce è l’eleganza disegnata nella città che fu del Brunelleschi e altri grandi.

L’approdo di Vito Mollica a Firenze avviene dopo un’intensa esperienza in Repubblica Ceca: sette anni a Praga e l’occasione di crescere moltissimo professionalmente, fino a diventare Executive Chef del ristorante “Il Palagio” presso l’Hotel Four Seasons; un viaggio sinonimo di sviluppo interiore, di incontri, di grandi lontananze e ritorni, di mondi che si sfiorano e ridisegnano.

Ultimo di 4 figli, Vito cresce affiancando ed aiutando la mamma nella preparazione dei pranzi e delle cene: così nasce l’amore per la cucina, che lo porta a scegliere l’Istituto Alberghiero a Lecco per preparare il suo futuro: qui disciplina e condivisione di regole comuni diventano il suo pane quotidiano, un cibo per lo spirito, arricchito dall’incontro con ragazzi provenienti da posti diversi, che lo forgia a divenire l’uomo che è oggi.

Un cuoco che, dalla sua Basilicata, diviene capo dei cuochi ed infonde il suo credo e la sua esperienza a tutti i suoi collaboratori: un bene comune che non gli fa dimenticare il suo passato, anzi la terra da cui proviene, la semplicità in cui è è cresciuto: un tesoro che porta sempre con sé, per continuare a costruire un presente ed un futuro di successo.

La sua carriera presso la catena Four Seasons Hotels & Resorts inizia nel 1996 a Milano, fino a raggiungere la vetta nel novembre del 2011, con la sua prima stella Michelin, conquistata al ristorante “Il Palagio”, con un menu centrato sull’alta cucina italiana e toscana, realizzato grazie agli ingredienti genuini dei produttori locali. “Un riconoscimento importantissimo per tutto il gruppo di lavoro – ci spiega lo chef – che si basa su accoglienza, tecnica, preparazioni, ideali e processi che funzionano alla perfezione.”

La filosofia di Vito Mollica si basa su “conoscere l’uomo dietro al prodotto”, da qui la sua ricerca personale a scandagliare mercati e piccoli produttori della campagna toscana che condividono con lui la passione per la qualità. “Il valore di ogni piatto è nella qualità degli ingredienti racconta chef Vito, che prosegue – Se sono preparati con cura lo si sente nel sapore; infatti, più gli ingredienti sono preparati con semplicità e più rilasciano sapore.”

La sua cucina è una cucina di anima e cuore: due ingredienti portati nel piatto del suo vivere, dove ritorna quel bambino che si sporcava di terra e ricercava proprio nella sua terra quella massa “massiccia” di verità e onestà, valori che porta oggi nel suo lavoro, nel suo essere uomo, nella magia della sua cucina, bella perché magica, inarrivabile eppur presente, che come un aquilone lo si afferra e lo si lascia anzi ci si lascia volare e trasportare…

Come con un grande piatto della tradizione Toscana: il piccione alla diavola.Un piatto che lo chef ha voluto rivisitare e lavorare con eleganza, cuocendolo all’interno di una vescica, assieme a del vinsanto. “A mio avviso in Italia si ha spesso la tendenza a cuocere troppo il piccione, mentre così facendo il petto rimane morbidissimo e la coscia viene cotta ulteriormente per essere croccante.”

Chi come chef Vito, ogni giorno colora le sue giornate con i colori della passione e svolge il lavoro che, ad occhi chiusi, sognava fin da piccolo, è già un eroe che ha vinto una prima battaglia, quella con i sé e con i limiti, e gioisce nel e del bello: la sua professionalità si incontra con la curva del sorriso sempre, in ogni creazione, per ogni cliente e in ogni alba di un nuovo giorno.

Nel 2010, Vito Mollica pubblica il suo primo libro: “Vito Mollica – Invito a cena al Palagio di Firenze”, scritto da Aldo Fiordelli; è il primo di una serie di 30 Gourmet book pubblicati da Trenta Editore. Il libro compie un viaggio attraverso i primi anni della carriera di Vito Mollica e della sua scoperta della haute cuisine, proponendo una selezione di ricette.

A novembre 2017, Vito Mollica riceve il premio “Leadership Excellence Award” partecipando all’evento “This is Italy” a New York, organizzato da Panorama con l’obiettivo di celebrare l’eccellenza Italiana.

Oggi la semplicità è il vero lusso: il silenzio può avere rumore, il niente può avere significato. Per anni abbiamo inseguito altri Paesi, ora stiamo cercando la nostra identità e la trasmettiamo coi nostri piatti”.

Ogni giorno per lui è degno di essere celebrato, ogni giorno è una magia, un’emozione diversa da vivere sempre come il primo giorno, ma con una consapevolezza in più, un nuovo passo in avanti ed uno sguardo fiero verso il cielo, ad osservare l’aquilone del suo sogno e le ali della sua libertà.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares