Jorg Giubbani. La terra di Liguria in un racconto di cucina

Innamorarsi della propria terra, delle proprie radici, immortalandola per sempre in delle creazioni uniche e spettacolari, è lo spirito che anima la passione e la professione del giovane Chef Jorg Giubbani Originario di Sestri Levante Jorg Giubbani, ha svolto sin da subito mansioni di alto livello con importanti Chef, in alberghi rinomati della zona mostrando sin da subito un’innata capacità non solo relazionale ma anche di grande dedizione, sacrificio e passione per questa professione. La sua professione sembra essere stata dettata sin da piccolo, da quando osservava la mamma Nivres, giocando con delle polpette come se fossero palline di pongo, e considerando i mestoli suoi compagni di squadra: la partita è iniziata lì nella cucina della mamma, nella sua casa, nella sua terra, il suo futuro era già scritto.s

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Risotto vialone nano “essiccato sull aia” wasabi, formaggio Ficu,mela Golden e finta rapa rossa

 

Dopo aver conseguito il diploma all’istituto Marco Polo di Camogli, con professori quali Francesca Fonnesu, Cristina Gamba, Roberto Galuffo e Barbara Filpi, e dopo varie stagioni lavorative all’estero e in Italia, tra cui l’Excelsior Palace Yacht Club a Rapallo, e Trattoria Angiolina, per citarne alcuni, Jorg approda all’Hotel la Perla a Corvara di proprietà della famiglia Costa, conosce grandi Chef quali Nicola Laera Arturo Spicocchi e Alexander Egger,  da cui apprende molto in tecnica, competenza e professionalità.

Oggi fa parte della Federazione italiana Cuochi, e fa e  presenzia a molti showcooking, e lavora all’Hotel La Perla ristorante La Stua De Michil una stella Michelin. Jorg racconta e si racconta nella sua cucina, e partendo da una base tradizionale inventa e reinventa, la sua terrà è sempre protagonista; come nel baccalà mantecato, cotto per ore e guarnito con aromi e profumi del territorio, o le acciughe con mohito al basilico, e ancora risotto violone nano al peperone di baccalà Rafols confit parmigiano schiuma aglio e prezzemolo, o la seppia rosticciata con variazione di fagioli. La sua è una cucina che come una tavolozza bianca, man mano si riempie di colori, di tonalità che guarda al passato, alla sua cucina alla sua infanzia, ma si proietta anche al futuro alla modernità, in comune vi è il mare, vi è la sua terra, vi è il suo orizzonte. Nel suo futuro vede come il grande Maestro, Maestro per tutti, Massimo Bottura, l’idea di aprire un’osteria moderna , sempre a Sestri Levante, un luogo conviviale, dove ritrovarsi e rispecchiarsi perché la cucina è anche questo, dialogo, cultura, non solo coltura, è sapere, è vivere, è pura conoscenza e immenso diletto.

Il direttore

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