Sant’ Egidio un impegno senza fine

E’ noto l’impegno di Sant’Egidio nella mediazione dei conflitti, ma meno conosciuto è il lavoro quotidiano per la pace, alla base, a partire dai più piccoli. Eppure è stata la prima scelta della Comunità, nell’ormai lontano ’68: andare in periferia per aiutare i figli degli immigrati di allora, che venivano dal Sud dell’Italia e vivevano nelle borgate, non di rado in baracca. Bambini con difficoltà di scolarizzazione, spaesati e marginali. Bisognava accompagnarli, spesso proteggerli da situazioni violente, educarli a crescere insieme agli altri. Da allora le “Scuole della Pace” di Sant’Egidio si sono diffuse in tutto il mondo, dall’Europa all’Africa, dall’Asia all’America Latina, costituendo un importante patrimonio sociale ed educativo.

Questo impegno appassionato viene raccontato per la prima volta in modo compiuto in un libro, “Alla Scuola della Pace”, da pochi giorni in libreria, vero e proprio atlante del vivere insieme che guida il lettore nel cuore dell’esperienza delle Scuole della Pace della Comunità, frequentate da migliaia di bambini delle più diverse periferie del mondo. Artefici di questa avventura sono, a loro volta, migliaia di giovani, liceali e universitari, che volontariamente e gratuitamente, nei diversi continenti, prestano la loro opera per aiutarli.

La firma, quindi, non poteva che essere collettiva -la Comunità di Sant’Egidio- perché collettivo è l’impegno di cui il libro parla. I veri autori però sono i bambini. Sono loro infatti che, prendendo per mano il lettore, lo fanno camminare per le strade più diverse: dalle bidonvilles africane alle villas argentine, dagli slums di Jakarta alle colline del Salvador, dai villaggi del Malawi, alle banlieue di Parigi, alle periferie romane. Un’esperienza mondiale, o per meglio dire globale, che viene narrata attraverso le parole e le storie dei più piccoli e che si ascolta e si segue con piacere.

Andrea Riccardi, fondatore di Sant’Egidio e all’origine di questa avventura, scrive nella prefazione: “Questo libro è un viaggio nel mondo dei piccoli. Ripercorre una storia cominciata, ormai cinquant’anni fa, nelle periferie e tra le baracche romane, veri e propri angoli da Terzo Mondo. Lì, agli inizi della Comunità di Sant’Egidio, un gruppo di giovani studenti cominciò a lottare contro l’esclusione di troppi alunni dalla scuola pubblica, come sapeva e come poteva. Rileggo con passione questa storia, perché io ero uno di loro, molti anni fa. Ma trovo oggi, in queste pagine, come questa vicenda sia divenuta l’avventura di tanti, in molti paesi del mondo, con i bambini che vivono nelle situazioni più diverse in quattro continenti. Una storia che merita di essere narrata”.

Nel corso degli anni, grazie alle Scuole della Pace, centinaia di migliaia di bambini sono cresciuti e crescono ancora oggi imparando a vivere con gli altri e rifiutando la violenza. Una rete di prevenzione globale nelle periferie urbane e umane: dai bambini senza scuola, a quelli costretti a lavorare o vittime della violenza o arruolati nelle mafie. E ancora: piccoli che vivono nei campi

profughi, bambini soldato, bambini “invisibili” (i tanti che in Africa o altrove per lo Stato non esistono perché non sono stati registrati alla nascita), quelli considerati addirittura “stregoni”.

Bambini in contesti difficili, alle prese con modelli aggressivi e devianti, nelle Scuole della pace imparano a rispettare l’altro, a riconoscerlo simile a sé, e ad accettarlo come amico. Amicizia è la parola cardine, che fornisce ai più piccoli l’arma del dialogo e la lingua dell’incontro con l’altro e li aiuta ad affrontare il futuro non più prigionieri delle gabbie dei pregiudizi o delle paure.

Un’esperienza che porta il lettore alla radice di un problema centrale del nostro tempo: come vivere insieme. Razzismo, conflitti etnici, intolleranza, ma anche terrorismo, mafie, sembrano rendere difficile la convivenza in tante parti del mondo. Come fare? Il “metodo” per imparare a vivere insieme è tratteggiato attraverso l’educazione alla pace, alla solidarietà e alla simpatia per i deboli, che caratterizza tutto il lavoro di Sant’Egidio. Attraverso l’esperienza delle Scuole della Pace si percorre un itinerario che può essere di aiuto e riflessione per genitori, maestri, educatori, insegnanti e tutti coloro che hanno a cuore il futuro.

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