Festival delle Storie

Sabato 23 agosto – Fontechiari – Posta Fibreno L’appeso Qui si parla del capitale umano, di questa stagione precaria, del mal di vivere, di quanto ci costa resistere e cercare di sopravvivere a questa crisi.

 

Ore 10.30 –

Apertura Festival delle Storie

Il Festival delle Storie presenta le carte dei tarocchi di questa edizione, i protagonisti e racconta il viaggio di nove giorni e le centinaia di storie. Ogni carta avrà una sua canzone in stile Radiolivres.

 

 

Ore 20.00

Epicentro Mediterraneo

Recital con Ilaria Guidantoni – Chiacchiere, datteri e thè (Albeggi Edizioni), Sandro Petrone, inviato del Tg2, e con interventi musicali di Martino De Cesare e il trio di Vibrazioni Mediterranee

 

Un racconto suggestivo e attuale dell’area del mediterraneo, delle sue tensioni, delle sue opportunità e del ruolo del Bel Paese con la prospettiva e le testimonianze della scrittrice Ilaria Guidantoni e dell’inviato del Tg2 Sandro Petrone. Il recital intreccerà le testimonianze dei cronisti e la verità della notizia con le emozioni della musica. Gli interventi musicali sono affidati alle voci e ai suoni di Martino De Cesare e Vibrazioni Mediterranee.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Epicentro Mediterraneo” Raccontare il mondo nuovo Sandro Petrone, conduttore e inviato speciale Tg2 e Ilaria Guidantoni, giornalista e scrittrice

Accompagnati in musica da Martino De Cesare col gruppo Vibrazioni Mediterranee

 

L’Italia, striscia allungata nel centro del Mediterraneo, è radicalmente cambiata negli ultimi anni diventando la scialuppa di approdo dei migranti del sud del mondo. Le lingue che si parlano qui, le culture, le identità e i casi umani che si mescolano in un nuovo melting pot, costringono non solo ad un radicale cambiamento di gestione istituzionale, ma prima ancora ad un racconto diverso della realtà.

 

Chi e con quali strumenti racconterà agli italiani cos’è l’Italia oggi? Qual è il baricentro Mediterraneo, mentre intorno infuriano conflitti che sembrano far precipitare tutto nel caos? Chi è il nuovo popolo ‘italiano’ (oltre il 10% stranieri arrivati da fuori, meno del 90% stranieri in una Patria che non riconoscono più)?

 

La dimensione del viaggio porta l’inviato e lo scrittore altrove, spinti dalla necessità di dar conto di una cronaca che si trasforma in cambiamenti storici drammatici e ineluttabili, con l’entusiasmo di perdersi nell’altro che lotta con la diffidenza per l’invasione di campo, con la percezione della distanza che mette a dura prova la consapevolezza di corrispondenze mediterranee.

 

Così, passando per le emozioni, la cronaca si fa novella nei racconti di Ilaria Guidantoni e diventa viaggio di ritorno, il bisogno di riscoprire il nostro Mediterraneo vicino e lontano.

 

E così, Sandro Petrone,  il cronista sfuggito alle secche italiane ed abituato a raccontare il Mondo, ora guarda al Mondo in casa propria. Come negli anni Settanta, a contatto con l’esplosione di una nuova realtà, cronaca e racconto si fondono. Si urla, si denuncia, si canta…

 

E, come negli anni Settanta, torna la voglia di scrivere canzoni che nascono dalla cronaca. Sandro Petrone risale alla propria originaria vena di cantautore.

 – 25/08

Tutti i colori di Roma

Incontro con Annalisa Terranova – Vittoria (Giubilei Regnani Editore) e Filippo La Porta – Roma è una bugia (Laterza).

 

La Roma degli anni ’70 raccontata da una parte e dall’altra della barricata. Il rosso e il nero. Le esperienze di un ragazzo delle assemblee studentesche dei Parioli e il romanzo di formazione di una ragazza nera che cammina dalla parte “sbagliata” del cuore. Roma eterno centro della politica e delle fazioni.  

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– 26/08

 Ore 18.00 – Aia Nota Loc. Carlannunzio – Villa Latina

 

L’arte della cura: le colpe dei padri non ricadono sui figli Incontro con Paolo Nucci, medico e professore universitario, Gianluca Nicoletti – Una notte ho sognato che parlavi (Mondadori) e Paola Vitali, giornalista. Modera Ilaria Guidantoni.

Cosa significa per i padri prendersi cura dei figli? Come accettare la malattia di colui che hai generato? E’ un viaggio nella medicina, nel rapporto tra padri e figli, è la cura come orizzonte dell’esistenza. Con un punto di partenza. Non ci sono colpe e non ci possono essere rifiuti. Non si butta via una vita solo perché ha qualche difetto.

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