La notte tra venerdì 12 e sabato 13 gennaio 2018 ha visto animare la IV edizione de “La notte nazionale del liceo classico”, una manifestazione che sottolinea l’importanza e l’attualità della cultura classica nella società contemporanea, intrappolata nella chimera tecnologica che, se non ben amministrata, rischia di divenire una trappola tecnocratica e che, se non ben maneggiata, avviluppa l’utente in una letale dipendenza.
Bene dunque riscoprire testi antichi e riappropriarsi della cultura umanistica, per diffondere il piacere della speculazione filosofica e far maturare una partecipazione civile consapevole.
Zeus, perché hai dunque messo fra gli uomini un ambiguo malanno, portando le donne alla luce del sole? Euripide, Ippolito, 616-617
“Ambiguo malanno”, dalle parole di Euripide ne Ippolito, è dedicata quest’anno la manifestazione, portando all’interno della scuola tematiche quanto mai attuali, come attestano l’incrudimento dei fenomeni di bullismo e femminicidio, per educare le nuove generazioni al rispetto reciproco.
Da Omero alla tragedia greca, da Boccaccio al romanticismo, passando per Shakespeare, fino alle opere moderne. Una serata declinata prettamente al femminile, ripercorrendo storie di donne eccellenti che, seppur attraverso percorsi difficili, hanno saputo esprimere la loro grandezza.
Il gruppo teatro ha animato un reading-spettacolo con stralci da: “Ferite a morte” di Serena Dandini, raggiungendo un alto livello di commozione tra gli astanti. Varie classi hanno recitato parti liberamente tratte da opere come il Decamerone, Lisistrata di Aristofane, Fedra di Seneca, ricordando figure di spicco, lungamente celate nelle pagine della storia, come Artemisia Gentileschi.
Cori, pieces teatrali, filmati, parodie, un viaggio tra letteratura, poesia, arte e filosofia scandagliando il rapporto uomo/donna nel segno dell’attualità, a favorire una presa di coscienza da parte dei cittadini e delle cittadine del futuro.
La cultura come migliore medicina contro la violenza, nelle sue varie manifestazioni.
