Dall' Inghilterra nuova cura

 Inutile dire che lo stress, lo smog, la malsana alimentazione e le problematiche ambientali sociali che oggi investono il 99% della popolazione hanno conseguentemente portato ad un aumento dei tumori, ad un maggiore malfunzionament0 degli apparati respiratori, di quelli gastrointestinali e del malessere del corpo umano nel suo più ampio suo generis.Si basti pensare al numerevolissimo tasso delle emissioni dei gas nocivi, delle radiazioni alle quali l’informatica ci sottopone ogni giorno, ai satelliti, ai cellulari, allo squilibrio stagionale e climatico a cui la terra per nostra causa, ci sta sottoponendo ogni giorno.Tutto questo induce a far riflettere molti studiosi sulla conclusione secondo cui la razza umana se priva di nessun cambiamento o alternativa soluzione sarà costretta ad estinguersi per propria azione e causa. Conseguentemente se da una parte il più delle volte rimane molto difficile trattare questi argomenti così negativi, è anche giusto verso se stessi accertarsi di rimanere sempre informati e pronti, mediante la conoscenza, a fronteggiare al meglio questo nuovo, innovativo ed allo stesso tempo difficile millennio.Non a caso, infatti, dati statistici e clinici rivelano che nel mondo siano circa 12,7 milioni i tumori maligni diagnosticati, e che 7,6 milioni di persone siano morte a causa di essi. La scienza ci insegnaq che una gran parte della causa deve necessariamente essere ricondotta alla genetica, ma se questo ricopre un tassello fondamentale è anche vero che la sana alimentazione, lo stress, il fumo, il riscaldamento globale, i fattori esterni nocivi ed imprevedibili hanno avuto anch’essi un ruolo determinante.Analizzata la situazione sociale, da un punto di vista clinico e sociopolitico questi sono gli elementi drammatici emersi negli ultimi anni, nonostante ciò ecco giungere una nuova speranza dall’Inghilterra, grazie alla scoperta di un componente cellulare, eEF2K responsabile del costante nutrimento delle cellule maligne.Secondo gli scienziati dell’Università di Southempton, bloccando l’azione del suddetto componente, le cellule in questione morirebbero, dando invece spazio alle cellule sane, precedentemente destinate a perire con i più classici metodi curativi, come la radioterapia o la chemioterapia.Ovviamente gli studi sono ancora in fase di sperimentazione e nuovi test, in questa direzione, saranno presto svolti mediante la collaborazione con altre equipes di ricerca, come dichiarato da Chris Proud, professore di regolazione cellulare della facoltà di scienze biologiche di Southempton.Una grande scoperta ed una grande probabile salvezza per l’umanità, forse in grado di capovolgere il termine “irreversibile”? Che tutto questo riesca definitivamente a debellare l’alto tasso di mortalità? Siamo sicuri che una singolare cura possa salvare l’indomabile istinto dell’essere umano di auto condannarsi giungendo al punto di rovinare la sua stessa razza? Probabilmente per sconfiggere tutto questo neanche la scienza più futuristica ed innovativa potrebbe mai farne fronte con efficacia, o almeno sarà molto difficile giungere a questo traguardo.Impossibile se l’uomo resterà sempre offuscato e condizionato dal pregiudizio e dalla convinzione secondo cui l’unica e vera cura per se stesso e per la sua stessa razza risiede e risiederà, eternamente ed esclusivamente in se stesso.

 

Valentina Cuzzocreaq1

 

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