NEW POLLUTION» Storie del dimenticatoio

Dal 4 novembre 2017 al 3 febbraio 2018, la Galleria Alberto Peola di Torino ospita la mostra White Noise dedicata al lavoro del duo artistico Botto&Bruno.

Attivi a Torino, Gianfranco Botto (Torino, 1963) e Roberta Bruno (Torino, 1966) collaborano dai primi anni ’90. Insieme hanno partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali, tra cui la XIII Quadriennale di Roma (1999), XLIX Biennale di Venezia (2001), la Biennale internazionale di Busan (Corea, 2002) e la VIII Biennale di Shanghai (2010), e hanno ottenuto importanti riconoscimenti, quali il titolo di “Artista dell’anno” (2002) e il Premio Madrid Photo (2012). Loro principali fonti di ispirazione sono da sempre quegli aspetti della realtà sociale e urbana dimenticati o, meglio, ignorati e rigettati ai margini più remoti della coscienza civile. Spie di un lento ma inesorabile disfacimento, veicoli fatiscenti, elettrodomestici ormai inservibili, lamiere metalliche, rovine di vecchi edifici e persino frammenti di corpi umani (di cui non è mai possibile indovinare le fattezze dei volti) trovano, nelle opere di Botto&Bruno – soprattutto installazioni, fotografie e video –, il setting ideale per mettere in scena il dramma ambiguo della loro presenza, inquietante non meno che familiare.

Il titolo della rassegna (un dichiarato omaggio all’omonimo romanzo di Don De Lillo del 1985) coincide con quello della prima opera che accoglie i visitatori nella galleria, e allude al caos apocalittico prodotto dall’inversione dei ruoli nel rapporto fra centro e periferia attuato dai due artisti. Sottratti al silenzio e all’ombra di tutti i giorni, i “fantasmi” della città tornano alla luce, per rivendicare a gran voce la propria libertà di espressione. In realtà, come affermano gli stessi Botto&Bruno, rimarcando il carattere polifonico del loro lavoro, le voci sono tante: «Ogni piccolo frammento di immagine racconta una storia, è una traccia. Ognuno di noi, in base alla propria esperienza di vita, può ricostruire una storia personale».

A seguire, in una sala in bianco e nero, dalle pareti interamente ricoperte di fogli stropicciati, è esposta a una serie di disegni. L’effetto generale, come scrive Lea Mattarella, curatrice della mostra, è quello di una «grotta abitata da una natura che sembra volersi riprendere i suoi spazi»: migliaia di piccoli segni realizzati con un pennello per ideogrammi giapponesi sembra infatti fondersi e confondersi con le immagini, fino a tracciare un’aggrovigliata stratificazione di paesaggi in continuo movimento (fantastici, eppure fin troppo verosimili!).

Il percorso espositivo si chiude con un lungo fregio in bianco e nero che a tratti si espande per reintegrare la realtà quotidiana accantonata e sospesa dal gesto artistico del duo torinese. La spettrale visione svanisce come un brutto sogno restituendo progressivamente lo spazio alla realtà che conosciamo. Ogni cosa, infine, ricompare al suo posto. Ma, così come le opere di Botto&Bruno presuppongono tempi di realizzazione e di fruizione piuttosto lunghi, anche il viaggio di ritorno alla normalità richiede un po’ di pazienza e di impegno.

 

Box informazioni:

Botto&Bruno, White Noise

( 4 novembre 2017 – 3 febbraio 2018)

Galleria Alberto Peola – Arte contemporanea

Via della Rocca 29, Torino

Martedì – Sabato 15:00 – 19:00

www.albertopeola.com

Tel. +39 011 8124460

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