HELP the Ocean: il monito di Maria Cristina Finucci contagia il Foro Romano

Un grido di allarme dal cuore dell’archeologia. Una semplice frase che deve servire da monito per turisti e cittadini romani: HELP. Tra i resti della Basilica Giulia, in pieno Foro Romano, l’istallazione dell’artista Maria Cristina Finucci avverte il mondo sui pericoli dell’inquinamento da plastica nei mari. Sei milioni di colorati tappini di plastica ingabbiati in una struttura che simula un ritrovamento archeologico, esortano ad agire e non dimenticare: HELP the Ocean. La scritta “Help” visibile soprattutto dopo il tramonto (quando si accende di rosso grazie ad Enel X) e dall’alto, allestita dal 9 giugno al 29 luglio, interamente costruita di plastica, è la richiesta di aiuto di un’intera epoca storica, simbolo di una generazione che ha fatto i conti con i danni che l’uomo può fare al nostro pianeta. Gli oceani sono inquinati, le Nazioni Unite avvertono: “Se non cambiamo rotta negli oceani ci sarà presto più plastica che pesci”.

L’opera di Maria Cristina Finucci, definita dall’artista stessa “un deliberato ed organizzato grido di aiuto della nostra civiltà”, fa parte del ciclo iniziato nel 2013 con la fondazione dello Stato Federale della plastica, il provocatorio Garbage Patch State: 16 milioni di chilometri quadrati, classificato come il secondo Stato più vasto al mondo, che comprende le cinque principali “isole” di plastica presenti negli oceani. Uno scenario apocalittico che non è però fantasia di qualche regista hollywoodiano: ognuno di noi ha partecipato alla formazione di questa inquietante realtà, fatta di bottiglie, tappi o buste gettate con incuria, cinque enormi isole di plastica costruite dall’uomo in soli sessant’anni. Obiettivo dell’istallazione artistica è, infatti, quello di responsabilizzare le persone riguardo le proprie azioni: la plastica nei mari simboleggia perfettamente l’inquinamento di tutti, nessuno escluso. “HELP è un grido d’allarme – ha, infatti, spiegato Maria Cristina Finucci – che non si limita alla pur importante questione ambientale, ma pone al centro l’individuo e l’intera vita sul pianeta, in cui l’ambiente è legato indissolubilmente alle risorse naturali, alla salute, all’alimentazione, alla povertà, alle disuguaglianze, ai diritti umani, alla pace”.

HELP the Ocean è stata inaugurata in occasione della Giornata mondiale degli oceani, l’8 giugno 2018. I sei milioni di tappi in plastica colorata sono rinchiusi in 80 gabbioni in rete metallica, prodotti da Officine Maccaferri e simulano un ritrovamento archeologico del futuro. L’opera, realizzata con il supporto della Fondazione Bracco e la promozione del Parco Archeologico del Colosseo, vuole, infatti, simboleggiare come la nostra epoca storica sarà vista tra diversi secoli, ribattezzata semplicemente “età della plastica”. E’ tempo di agire prima che sia troppo tardi.

“HELP the Ocean”;

di Maria Cristina Finucci

Parco Archeologico del Colosseo,

Basilica Giulia nel Foro Romano,

dal 9 giugno al 29 luglio

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