La Via Crucis di Botero, il dramma della Passione

A Roma per la prima volta allestita a Palazzo delle Esposizioni la mostra dedicata a Botero. Dal 13 febbraio al 1 maggio 63 opere dell’artista colombiano e che narrano il dramma della Passione di Cristo

Organizzata da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura e allo Sport e da Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con il Museo di Antioquia di Medellin e Glocal Project Consulting, “Via Crucis, La Passione di Cristo” è davvero una mostra evento speciale interamente dedicata al grande artista colombiano Botero. Si tratta di una mostra “itinerante” poiché giunge a Roma come una delle tappe all’interno del circuito internazionale che ha già allietato New York, Medellin, Lisbona, Panama e Palermo e che vede esposte 63 opere di cui 27 dipinti a olio e 36 disegni realizzati da Botero tra il 2010 ed il 2011 e che furono donati dal maestro stesso al Museo di Antioquia di Medellin. Ma chi era Botero e perché alcuni lo considerano tra gli artisti più rappresentativi dell’età contemporanea? Nacque a Medellin in Colombia il 1932 dividendo la sua attività tra Parigi, , New York, Montecarlo e Pietrasanta. La sua opera si colloca tra il gusto della critica e quello del pubblico. Egli è molto amato, molto popolare in ogni parte del mondo, il pittore più ricco del mondo, non perché le sue opere siano in assoluto le più pagate, ma perché ha operato una rivoluzione densa e ricca che gli ha consentito di coprire mercati alquanto vasti che vanno dai collezionisti agli enti istituzionali. C’è però un’altra critica che lo guarda con orrore per la sua poetica comica che racconta una realtà che da questa critica viene definita “da fumetto” senza pathos, senza tensione drammatica. Ma in verità non è esattamente così: nel 2000 Botero opera una vero e proprio cambiamento nella sua arte allontanandosi da quel segno rotondo e dal colore pieno ogni traccia satira e ironia. La sua è una nuova riflessione sul dramma e la sofferenza umana e su questa scia si colloca la sua pittura iconografica, il suo racconto della Passione di Cristo. Egli stesso spiega le sue opere: “Ho realizzato questa serie perché descrive un momento fondamentale della vita di Gesù. Non ci sono elementi satirici in questo lavoro che è pervaso di grande rispetto”. Le 63 opere, che saranno allestite a Palazzo delle Esposizioni, rappresentano così una svolta nella carriera dell’artista colombiano, senza per questo mettere in ombra il tratto originale e peculiare del linguaggio che lo ha reso famoso. Grazie alla persistente influenza delle espressioni artistiche della sua terra natale, nella Via Crucis le dolci sembianze, le idee e le forme che sembrano così stabili, vengono attraversate da quello sconvolgimento in cui dolore e tragedia si plasmano, senza abbandonare il suo particolare sguardo deformante. Resta in questa serie il segno distintivo dell’uso stupefacente del colore che rende le sue opere sempre seducenti, intense e potenti capaci di trasferire emozioni e pathos. Il dramma di Cristo, la crudeltà umana assurdamente si espandono in forme rasserenanti ma che, appunto perché stridenti con quelle visioni provocano nell’osservatore una forte tensione portandolo alla riflessione il concetto del mistero della Passione.

Box informazioni:

Mostra: Via Crucis, La Passione di Cristo

Palazzo delle Esposizioni

Via Nazionale 194 – 00184 Roma

Tel: 848 082 408

Info: info.pde@palexpo.it

Grazia Manna

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