La 74esima Mostra del cinema di Venezia

A differenza di quello di Cannes che quest’anno ha celebrato il 70esimo l’edizione 2017 della Mostra del cinema di Venezia non festeggia nulla ma è arrivata alla 74 edizione non senza presentare grandi film di mostri sacri piuttosto attesi dagli addetti del settore al grande pubblico. La Mostra Internazionale d’Arte cinematografica è organizzata dalla Biennale di Venezia e si tiene nella stupenda cornice del Lido di Venezia a partire dal 30 agosto fino al 9 settembre 2017. La Mostra è riconosciuta ufficialmente dalla FIAPF (Federazione Internazionale delle Associazioni di Produttori Cinematografici); ha il compito di favorire la conoscenza e soprattutto la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue diverse forme di arte, spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e dialogo. La selezione ufficiale comprende le sezioni Venezia 74, Fuori Concorso, Orizzonti, Cinema nel Giardino, Venice Virtual Reality, Biennale College- Cinema, Venezia Classici, Proiezioni Speciali. Le sezioni autonome e parallele comprendono le sezioni Settimana Internazionale della Critica e Giornate degli Autori. Oltre queste sezioni la Mostra organizza anche retrospettive e omaggi a personaggi di rilievo e spicco come contributo per migliorare la conoscenza della storia de cinema di ieri e di oggi. Tutti i film in prima mondiale (tranne 1), 15 su 21 opere del concorso sono di autori in concorso che per la prima volta si candida per il Leone d’oro, 71 lungometraggi nella selezione ufficiale, 16 corti, 2 serie tv (entrambe Netflix: Suburra la serie in Cinema nel giardino e Wormwood fuori concorso-fiction), 18 film restaurati a Venezia Classici, 7 documentari sul cinema, 31 opere di cui 22 in concorso Virtual Reality (su cui tra l’altro si esercitano Tsai Ming Liang e Laurie Anderson. Per quanto riguarda il cinema italiano è un capitolo “a sé” poiché presenta ben quattro titoli in concorso diversi tra loro ma tutti danno una sorta di “svolta generazionale” perché il futuro e le prospettive sono la base del cambiamento; i film italiani presenti sono Hannah, Una famiglia, Ammore e Malavita, The Leisure Seek di Paolo Virzì. Sono artisti più o meno emergenti o in attesa della svolta definitiva in Italia (Andrea Pallaoro, Sebastiano Riso e i Manetti Bros) che li consacri anche al grande pubblico italiano. Nel concorso molti film tra i più attesi tra cui Suburbicon di George Clooney con Matt Damon e Julianne Moore, Mother! di Darren Aronofsky con Jennifer Lawrence, l’infinito Mektoub my love di Kechiche, The Shape of water di Guillermo Del Toro, il documentario Human Flow del dissidente cinese Ai Weiwei, La Villa di Robert Guediguian, First Reformed di Paul Schrader con Ethan Hawke, Ex Libris di Fredercik Wiseman, oltre all’apertura con Downsizing di Alexander Payne già nei rumors pre Oscar. E fuori concorso la ‘chicca’ Michael Jackson con Thriller in 3d restaurato da John Landis, evento speciale; Vittoria e Abdul sulla passione senile della regina inglese raccontata con lo stile di Stephen Frears, Loving Pablo di Fernando Leon de Aranoa con Javier Bardem nei panni del boss Escobar, Zama l’ultimo film di Lucrecia Martel, Brawl in cell block 99 di S. Craigh Zahler con Vince Vaughn (uno dei due film ‘disturbanti’ ultra violenti, “spettatori sensibili astenersi”, l’altro sul cannibale giapponese in Caniba ad Orizzonti) per citare solo pochi titoli. Nonostante tanta varietà di titoli si possono rintracciare dei temi forti, dominanti. I temi dominanti in questa edizione 2017 sono senza dubbio il fenomeno migratorio e la crisi dell’istituzione familiare questa è la dimostrazione che i film sempre più spesso sono attenti ai fatti e agli avvenimenti della nostra vita che maggiormente ci colpiscono ogni giorno. Anno nuovo e storie diverse ma sempre con un filo conduttore comune rendere il cinema alla portata di tutti.

Noemi Deroma

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