STRANIERI

Dicono i sociologi che viviamo in una società multietnica, che la parola straniero non ha più senso. Nel raggio di poche centinaia di metri attorno alla sede del Teatro delle Ariette,

a pochi passi dalla sorgente dell’Acqua Salata di via Rio Marzatore, vivono persone di origini differenti: indiani, napoletani, francesi, tunisini, bolognesi, modenesi, friulani…

Dicono i geologi che dalla sorgente dell’Acqua Salata sgorga un’acqua fossile, acqua di mare rimasta imprigionata nel sottosuolo quando il mare che ricopriva queste valli si è ritirato.

Molto tempo è passato, ma il sapore dell’acqua rimane salato.

Bologna, 29 giugno 2017 – STRANIERI ovvero “Da vicino nessuno è locale” è il titolo della terza edizione di Territori da cucire, il progetto che il Teatro delle Ariette cura dal 2015 nel territorio della Valsamoggia e che si svolge con il contributo di Comune di Valsamoggia, Regione Emilia-Romagna e in collaborazione con ASC InSieme – Commissione Mosaico, Fondazione Rocca dei Bentivoglio, CartaBianca Libreria Indipendente.

Il teatro va incontro ai cittadini, nei luoghi di vita e aggregazione sociale, fuori dagli spazi deputati, raggiunge realtà marginali e periferiche, crea tessuto di relazione, rafforza il sentimento di appartenenza alla comunità, pone domande agli individui e alla società.

Il tema che il progetto affronterà quest’anno è quello degli stranieri. Una parola che usiamo quotidianamente ma sulla quale forse non abbiamo mai riflettuto in modo profondo.

A tutta la comunità, composta da locali e stranieri, saranno poste alcune domande apparentemente semplici: chi è uno straniero? Chi è un locale? Come riconosci uno straniero? Come riconosci un locale? Quali elementi identificano la condizione di straniero e di locale? È una questione di luogo di nascita? Di residenza? Di nazionalità? Di lingua? Di cultura? Di caratteristiche somatiche? Di condizione (studente, turista, lavoratore)? Ti senti o ti sei mai sentito straniero? Ti senti o ti sei mai sentito locale? Essere straniero o locale condiziona il diritto alle pari opportunità? Lo straniero ha diritti limitati rispetto al locale?

Nel mese di luglio lo spettacolo del Teatro delle Ariette “Io, il couscous e Albert Camus” di Paola Berselli e Stefano Pasquini, con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi, Stefano Pasquini, regia Stefano Pasquini, sarà portato nelle piazze del Comune di Valsamoggia con il seguente calendario: martedì 4 luglio nella Piazza di Monteveglio, giovedì 6 luglio nella Piazza di Savigno, venerdì 14 luglio nella Piazza di Crespellano, martedì 18 luglio nella Piazza di Castello di Serravalle, mercoledì 2 agosto nella Piazza di Bazzano.

Lo spettacolo racconta la storia vera di un diciassettenne bolognese che nell’estate del 1978 va in Normandia ospite della ragazza di cui si è innamorato, e della sua famiglia di origine spagnola, emigrata in Algeria dopo la guerra civile per sfuggire alla dittatura di Franco e infine in Normandia in seguito alla guerra di liberazione algerina. In Normandia scoprirà l’amore, il couscous, il romanzo “Lo straniero” di Albert Camus e si troverà di fronte alla scelta tra restare (diventando immigrato a sua volta) o tornare in Italia.

Alla fine dello spettacolo, consumando insieme il couscous preparato durante lo spettacolo, la scena si trasformerà in assemblea per discutere con gli spettatori sul significato della parola straniero.

Le Ariette arriveranno in ogni località sempre il giorno prima dello spettacolo per preparare lo spazio e incontrare le persone che vorranno raccontare le loro esperienze sul tema.

In questi mesi sarà inoltre realizzato insieme a Stefano Massari il film “Stranieri” a partire dai racconti autobiografici di due persone residenti in Valsamoggia (una locale e una straniera) e dalle interviste realizzate nelle cinque serate di spettacolo. Il film verrà proiettato tra fine settembre e inizio ottobre al Cinemax di Bazzano e in altri luoghi significativi di Valsamoggia.

 

 

ovvero “Da vicino nessuno è locale”

un progetto per la terza edizione di

TERRITORI DA CUCIRE 2017

Direzione artistica Teatro delle Ariette

Dal 4 luglio al 2 agosto

Io, il couscous e Albert Camus

nelle piazze del Comune di Valsamoggia (Bologna)

ma anche incontri e un film

Territori da cucire

è un progetto del Teatro delle Ariette

realizzato con il sostegno di

Comune di Valsamoggia

Regione Emilia-Romagna

e in collaborazione con

ASC InSieme – Commissione Mosaico

Fondazione Rocca dei Bentivoglio

CartaBianca Libreria Indipendente

IO, IL COUSCOUS E ALBERT CAMUS

uno spettacolo di Paola Berselli e Stefano Pasquini

con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi, Stefano Pasquini

audio e luci Massimo Nardinocchi – organizzazione Irene Bartolini

regia Stefano Pasquini

produzione Teatro delle Ariette

Calendario

Martedì 4 luglio ore 20, Piazza di Monteveglio

Giovedì 6 luglio ore 20, Piazza di Savigno

Venerdì 14 luglio ore 20, Piazza di Crespellano

Martedì 18 luglio ore 20, Piazza di Castello di Serravalle

Mercoledì 2 agosto ore 20, Piazza di Bazzano

Ingresso libero.

Per informazioni

Teatro delle Ariette

Via Rio Marzatore 2781 loc. Castello di Serravalle 40053 Valsamoggia (BO)

tel e fax +39.051.6704373 info@teatrodelleariette.it – www.teatrodelleariette.it

fb Teatro delle Ariette

Ufficio stampa e comunicazione

Raffaella Ilari, mob. +39.333.4301603, raffaella.ilari@gmail.com

Video di Stefano Massari di presentazione del progetto 2015 http://youtu.be/lTkRbUnJ9EE

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