STORIA EPICA DEL GIRO D’ITALIA

Venerdì 2 giugno alle ore 17,00, al musil di Cedegolo, come evento collaterale alla mostra Bicicletta mon amour, si svolgerà l’iniziativa dal titolo La storia epica del giro d’Italia con la partecipazione di Mimmo Franzinelli e Marco Torriani.

 

Marco Torriani, figlio del “patron del Giro” e suo collaboratore in molte edizioni della gara ciclistica nazionale, racconterà come si organizzava il Giro negli anni d’oro, spiegando il particolare il rapporto intercorso tra Vincenzo Torriani, i ciclisti e i molti italiani che seguivano la corsa. Mimmo Franzinelli, autore de Il giro d’Italia. Dai pionieri agli anni d’oro (ed. Feltrinellli) presenterà la centesima edizione del Giro, in una prospettiva storico-culturale e di costume.

 

Il Giro d’Italia, di cui si è appesa conclusa l’edizione numero 100, non è stato solo un grande evento sportivo ma un fenomeno di rilievo storico, un momento molto forte nella costruzione dell’identità italiana.

 

Di sicuro i campioni del passato, da Girardengo a Binda, da Bartali al “campionissimo” Coppi, da Gimondi a Moser a Pantani, solo per citarne alcuni e limitandosi all’Italia, furono nelle rispettive epoche più popolari di chiunque altro sportivo e forse in assoluto. Attorno al giro d’Italia si raccoglievano folle di persone che assiepavano le strade lungo tutto il percorso e non solo all’arrivo. Il Giro segnava un momento di enorme partecipazione popolare, spontanea. Un carattere che in buona misura ha mantenuto, nonostante la concorrenza di mille altre attrazioni e del dominio del virtuale rispetto al contatto diretto con i propri idoli ma anche gli umili gregari che concorrevano alla creazione dello spettacolo del Giro, così come in Francia del Tour. Le due principali manifestazioni sportive del ciclismo che hanno segnato tutta la storia del Novecento, giungendo sino a noi, a distanza di un mese di una dall’altra, in primavera e in estate.

 

Alla storia della corsa ciclistica in rosa, Mimmo Franzinelli ha dedicato una delle sue opere caratterizzate dalla capacità di unire la ricostruzione più rigorosa alla facilità di lettura: Il giro d’Italia. Dai pionieri agli anni d’oro. Nel libro un posto molto importante, centrale, è occupato da Vincenzo Torriani, il “patron” per eccellenza, di cui molti (non più giovani) ricordano la figura inconfondibile che si stagliava dall’alto dell’auto ammiraglia, quasi una sorta di instancabile direttore d’orchestra impegnato a seguire e indirizzare ogni minimo particolare della grande sinfonia che aveva creato, fatta di ritmo, colori, fatica, delusioni e esaltazioni, vittorie e sconfitte.

 

Torriani aveva iniziato molto giovane a collaborare con Armando Cougnet, fondatore della Gazzetta dello Sport e del Giro d’Italia. Durante la guerra era stato vicino all’antifascismo cattolico, in particolare a Giuseppe Lazzati e al mondo dell’Università Cattolica, impegnandosi nel salvataggio in Svizzera di personalità di primo piano (tra cui Don Gnocchi). Dal 1949 assume la carica di direttore del Giro d’Italia, che mantiene sino al 1993.

 

Delle epiche vicende del Giro e di Torriani parleranno con il pubblico il figlio Marco Torriani e Mimmo Franzinelli, con l’ausilio di suggestive immagini.

 

Sempre il 2 giugno si terrà inoltre la rievocazione storica della gara ciclistica “Coppa di Breno” del 1908, in abbigliamento d’epoca e biciclette dei primi del Novecento, organizzato dall’Associazione Pedale Vintage. Partenza alle ore 11:00 dalla piazza di Cedegolo e rientro verso le 14:30 presso la piazza del musil – Museo dell’Energia Idroelettrica dove si potrà assistere alla dimostrazione di Bike Trial del campione italiano Nicola Scotti.

 

Ingresso al museo ridotto a € 2 dalle ore 14.00 alle ore 17.00

 

Ingresso gratuito dalle ore 17.00

 

LA MOSTRA. BICICLETTA MON AMOUR

 

La conferenza si inserisce nel contesto della mostra BICICLETTA MON AMOUR. 200 anni di storia della bicicletta, dalla draisina al ciclismo moderno. 19 maggio – 3 settembre 2017

 

Attraverso il percorso espositivo si ripercorrono i 200 anni di storia del ciclismo, dalla draisina, primo velocipede in legno con sterzo e freno posteriore, fino ai modelli più innovativi costruiti con materiali d’avanguardia.

 

Si tratta di un tuffo nella storia del più popolare dei mezzi di trasporto mai utilizzati dall’uomo, che ha attraversato i capitoli fondamentali della memoria sociale e sportiva del nostro Paese e che concorre, ancora oggi, a costituirne l’identità storica e culturale.

 

La mostra è realizzata in collaborazione con l’Associazione Pedale Vintage, ha ricevuto il patrocinio di: Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comune di Cedegolo, Comune di Ponte di Legno, Comunità Montana e Touring Club Italiano.

 

Contatti stampa: Stefania Itolli – itolli@musilbrescia.it – 030 3750663 – 336 387531

 

SCHEDA MOSTRA

 

Titolo: Bicicletta mon amour Date: 19 maggio – 3 settembre 2017 Luogo: Musil – Museo dell’Energia Idroelettrica Indirizzo: Via Roma 48 – 25051 Cedegolo – Brescia Tel. +39 0364 61 196 – www.musilcedegolo.it Orari museo: Maggio – Giugno – Settembre – Ottobre – Novembre Venerdì 14:00 – 18:00 Sabato 14:00 – 18:00 Domenica 14:00 – 18:00 Luglio – Agosto Tutti i giorni 14:00 – 19:00 Tariffe biglietti d’ingresso · Biglietto intero: € 4 · Biglietto ridotto (fino a 25 anni e oltre 65 anni): € 3 · Biglietto bambini sotto i 6 anni e accompagnatori di gruppi: gratuito.

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