Il 43esimo vertice del G7 si è svolto dal 26 al 27 maggio 2017 al Palacongressi di Taormina (Messina). La riunione è stata guidata dal Presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni. Dopo la sospensione della Russia dal G8 nel marzo 2014 il vertice è cambiato nel formato G7. La scelta di Taormina ha un importante significato nonostante fosse già stata scelta dall’ex premier Matteo Renzi il Governo italiano ha tenuto a motivare la sua scelta. La scelta della cittadina siciliana vuole significare la volontà di tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica nazionale e internazionale e soprattutto dei leader sul tema delle migrazioni e dei profughi. Negli ultimi anni le decisioni del G7 in tema di sviluppo hanno perso sempre di più il giusto peso. Pertanto questi tipi di temi e le regole per poterli affrontare per il meglio sono affrontati per esempio nell’OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) o nell’Agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile adottati dalle Nazioni Unite. Proprio in questo ambito abbiamo registrato diversi risultati (nello specifico in quelli a guida italiana): 2001 Genova è lanciato il Fondo Globale per la Lotta contro la Tubercolosi, Aids e Malaria; 2009 promozione dell’Aquila Food Security Initiative (che nei tre anni successivi mette a disposizione circa 22 miliardi di dollari contro la lotta alla fame). I temi principali su cui ha ruotato questo G7 di Taormina si possono sintetizzare su 3 aspetti: tutela dei cittadini che comprende la mobilità umana delle migrazioni e dei rifugiati; la sostenibilità economica, sociale e ambientale che porta alla riduzione delle diseguaglianze e infine l’innovazione, le competenze e il lavoro nei nuovi cicli produttivi. E’ sul tema dell’immigrazione che il premier Gentiloni ha spinto maggiormente poiché è un grosso problema per l’Italia che ha bisogno dell’appoggio degli altri leader europei ma anche un interesse da parte degli Stati Uniti. Su questo fronte dell’immigrazione pesa il passaggio di una nuova fase politica dove nuovi e vecchi leader vogliono definire o cambiare le cose a proprio vantaggio; la visione totalmente differente e chiusa di Trump rispetto ad Obama, le elezioni in Francia e in Gran Bretagna sono solo alcuni degli avvenimenti significativi di questo tempo. Ma i temi di questo G7 sono innumerevoli (alcuni non totalmente nuovi ma sempre attuali): terrorismo, globalizzazione, Africa, Medio Oriente e Russia. In seguito all’attentato di Manchester (22 maggio 2017) non si poteva evitare di lavorare ad un ennesimo documento che attesti l’unanimità da parte di tutti i paesi riuniti dove si ribadisce l’unità dei paesi del G7 contro la lotta al terrorismo. Tante le situazioni delicate che il mondo sta affrontando senza mai dimenticare temi delicati come la parità di genere, l’innovazione e in particolare il tema del clima e del commercio (tanto caro all’Italia e alla Germania); posizioni diverse ma che comunque porteranno ad un risultato comune la difesa dell’uomo e degli esseri viventi nel rispetto della natura e di ciò che ci circonda.

Noemi Deroma

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