CORPO A CORPO: DAL DUELLO AL DUETTO Il “doppio passo” della storia

 

thumbnail_wlaDal 19 al 21 gennaio 2017, presso il Teatro di Rifredi di Firenze, andrà in scena lo spettacolo We love Arabs, ideato dal coreografo e ballerino israeliano Hillel Kogan (Batsheva Dance Company di Tel Aviv), presentato in Italia per la prima volta nell’agosto 2014, in chiusura del Festival Civitanovadanza. La performance traduce il difficile rapporto di convivenza tra arabi e ebrei, rispettivamente rappresentati da Adi Boutrous e dallo stesso Kogan, in un originale linguaggio espressivo, che fonde il testo (scritto e recitato in inglese con sopra-titoli in italiano) e la coreografia accompagnata dalle musiche di Kazem Alsaher e Wolfgang Amadeus Mozart.

All’inizio i protagonisti manifestano il reciproco sentimento di diffidenza attraverso la radicale diversità delle loro movenze: composte e studiate quelle dell’israeliano, più rozze e spontanee quelle dall’arabo (che, per giunta, si dichiara di fede cristiana). La comunicazione fra i due sembra del tutto impossibile, ma giunge invece il momento in cui i loro corpi imparano ad ascoltarsi a vicenda e a raccontare ciascuno la propria storia. Infatti conoscere e riconoscere l’identità dell’altro, e non negarla, è il primo vero passo verso l’affermazione di se stessi.

Anziché antagonisti, i due personaggi si scoprono dunque complementari e sviluppano un dialogo che permette di valicare il muro delle differenze con un confronto pacifico e persino piacevole. Lo sottolinea una coppa di hummus, la crema di ceci cara a entrambe le culture, simbolo di un terreno condiviso, fatto di luoghi, ma anche di storie, di pensieri e di sentimenti. I passi di danza si fanno allora sempre più vicini e simili, dando origine a un moto circolare, vorticoso, che abbraccia artisti e pubblico, umanità e natura, terra e cielo, restituendo la caotica e frammentaria molteplicità del tempo all’ordine infinito ed eterno dell’universo.

A rendere ancora più credibile e efficace il messaggio di speranza trasmesso da We love Arabs è il tono ironico, ma rispettoso, con cui è trattato un tema di attualità tanto complesso e doloroso. Se ha giusti mezzi, l’arte ha il potere di completare la storia e, talvolta, persino di correggerla.

 

Box informazioni:

We love Arabs

(19 – 21 gennaio 2017)

Teatro di Rifredi

Via Vittorio Emanuele II 303, Firenze

www.teatrodirifredi.it

www.hillelkogan.com

Giada Sbriccoli

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares