Settembre un mese di cambiamenti

 

Settembre è il vero Capodanno dei buoni propositi, dell’iscrizione in palestra, magari abbandonata dopo poche settimane, dei corsi di lingua, che forse dimenticheremo, del cucito, zumba o fotografia che ci verranno a noia di lì a poco, ma è il rinnovamento. È punto d’incontro tra chi siamo e chi vorremmo divenire.

Settembre è il commiato dell’estate, la natura che si tinge di arancio e di bruno, l’odore del mosto e delle foglie marce alle prime piogge.

Settembre è il primo giorno di scuola, della foto sorridente con la cartella, gli occhi assonnati e le lacrime nascoste.

Settembre è la mano di tuo figlio che si slaccia dalla tua, che si volta a salutare e in quei pochi passi intraprende la strada per la crescita. E tu lo sai, respiri e lo benedici, avvolgendolo col tuo sguardo amorevole.

Settembre è il chiasso festoso degli androni, dei saluti ritrovati, dei genitori che fanno capannello e del “sì, sono entrati. Un caffè prima di andare?”

Settembre è il sapore della pizzetta unta nello zaino che prende il posto della crema di gelato. È la vita che torna alla normalità. Le maniche si allungano, i pantaloni prudono le gambe abituate alla libertà, le ciocche ribelli dalla salsedine, si dispongono ordinate, gli occhi, non più accecati dal solleone, srotolano lo sguardo disteso.

Settembre è l’orologio al polso. Il tempo che torna a scorrere, mentre lo spazio si riduce. Non è più tempo di perdere tempo. È finito il luogo da esplorare all’infinito.

Settembre è il senso di colpa che ti assale ogni volta che apri frettolosamente la portiera e lasci tuo figlio al liceo, consapevole che ogni gradino che sale ti rende meno genitore e sempre più vecchio…

Settembre è il pomeriggio al tramonto, l’ora del tea con libri e biscotti.

Settembre è la festa della vendemmia, dell’aratro che corre sui campi brulli, l’orto che regala gli ultimi frutti prima del letargo.

Settembre è un campo di girasoli dalle corolle sopite, è banco di prova dei baci rubati nelle sere d’estate. Settembre è nelle sagre d’autunno ove si assapora la fine d’estate, è lo stipo ove riporre le conserve e i frutti essiccati nel sole, è l’aroma di alloro e cannella che soppianta il profumo delle bacche…

Settembre è il ricordo di un’estate che non tornerà, è la sdraio vuota, abbandonata sulla battigia da chi è partito, la bicicletta scrostata, lasciata sul muro della gioventù ormai trascorsa…

Settembre, andiamo. È tempo di migrare…(G.D’Annunzio)

 

Sabrina Cicin

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