Fino al 20 novembre 2016, i Musei Capitolini mettono in mostra un pezzo della città eterna che non esiste più, una parte di Roma che è sparita definitivamente dopo l’accordo tra Mussolini e papa Pio XI, tra il 29 ottobre 1936 e l’8 ottobre del ’37, l’isolato venne distrutto, lasciando spazio all’attuale viale.
Oggi la Spina rivive attraverso disegni, sculture, frammenti di affreschi e fotografie che ritraggono quella porzione di Roma che va dall’agro Vaticano a via della Conciliazione. La rassegna si divide in tre parti mostrando i cambiamenti dell’area geografica nelle diverse fasi: prima della Spina, la spina e i borghi, cavare la spina a San Pietro. Con questa mostra si torna indietro nel tempo ripercorrendo la storia di un luogo che oggi non è possibile ammirare. Attraverso le varie testimonianze è possibile “camminare” sui sanpietrini della Spina, tratto compreso tra lo spiazzo antistante Castel Sant’Angelo e quello di fronte alla Basilica di San Pietro. La storia ci racconta che in seguito ai patti lateranensi tutto il quartiere venne demolito, erano gli anni tra il 1936 e 1937 quando la Spina cominciò a morire per far spazio all’immensa strada che vediamo oggi che è Via della Conciliazione. Sarcofaghi, sculture degli horti imperiali, affreschi tolti dalle chiese e recuperati per la prima volta in mostra. Presenti all’interno della mostra anche le sculture classiche della collezione del Cardinal Federico Cesi. Tra cartografie disegni la storia arriva fino all’anno 1950 in cui Via della Conciliazione vede compiere la sua definitiva trasformazione.
Box informazioni:
Musei Capitolini Piazza del Campidoglio, 1, 00186 Roma
Dal 22 luglio al 20 novembre 2016 Tutti i giorni 9.30-19.30 La biglietteria chiude un’ora prima 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Giorgia Scoccia
