“Prima la musica e poi le parole” di Antonio Salieri è il terzo e ultimo spettacolo del piccolo festival di teatro musicale da cameradell’Associazione Roma Sinfonietta nell’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).
Andrà in scena mercoledì 20 aprile alle 18.00 con la direzione di Gabriele Bonolis e la regia di Cesare Scarton. Gli interpreti sono il basso Luca Bruno (il Maestro di musica) e Giorgio Celenza (il Poeta) e le soprano Susanne Bungaard (Eleonora) e Sabrina Cortese (Tonina).L’orchestra è la Roma Sinfonietta.
Nel Settecento erano frequenti le opere che facevano la caricatura del mondo dell’opera stessa: l’esempio più significativo di questo filone operistico è proprio “Prima la musica e poi le parole” del veronese Antonio Salieri, che nel 1778 aveva inaugurato il Teatro alla Scala di Milano con la sua opera“L’Europa riconosciuta” ed era in quel momento il musicista più autorevole e prestigioso presente a Vienna, dove questo atto unico fu rappresentato nel 1786 nel quadro di una festa di carnevale della corte imperiale austriaca. Completava la serata un’altra opera dello stesso genere,L’impresario teatrale di Mozart: i due compositori erano in ottimi rapporti e si stimavano reciprocamente, poi una leggenda avrebbe trasformato Salieri nell’avvelenatore di Mozart.
Questo “divertimento teatrale in un atto” di Salieri mette in scena i preparativi per l’allestimento di un’opera e rientra dunque nel fortunatissimo filone del teatro nel teatro. Gli elementi tipici di questo genere teatrale (litigi tra librettista e compositore, capricci delle primedonne, strapotere della musica a discapito della coerenza drammaturgica) sono resi più pungenti dal librettista Casti mediante riferimenti a fatti e persone dell’ambiente teatrale viennese del tempo.
Mauro Mariani
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