Casa Maestoso| Intrattenimento culinario

Nella rutilante New York una coppia di giovani professionisti, uno chef e l’altro esperto di marketing online, ha una brillante idea. Cavalcando la conoscenza della sharing economy e dei supperclub, decidono di unire le forze per creare piccoli eventi gastronomici nel loro appartamento. Chiunque può prenotare, attraverso una piattaforma online, per cenare insieme a dei perfetti sconosciuti. Il successo è immediato. Tanto è divertente il primo esperimento, che i due giovani decidono di replicarlo ogni domenica, per fare nuove conoscenze; quello che non si aspettano è che il tam-tam corre così veloce, che in poco tempo hanno prenotazioni per cinque, sei o a volte sette giorni la settimana. Non solo i newyorkesi sono affascinati dalla novità, ma anche i turisti provenienti da altri stati e da altri paesi. Così nasce Casa Maestoso, che da lì a un anno e mezzo viene esportata a Roma, città natale dei due giovani, questa volta non in casa ma in un vero e proprio ristorante, che propone eventi social, al fianco della ristorazione classica. Un reale spazio d’intrattenimento culinario. L’avventura è iniziata con in mente un target di clientela ben preciso: amanti della buona tavola raffinata, che escano di casa per gustare e “vivere” un’esperienza gastronomica di alto livello, ottenuta attraverso la scelta delle migliori materie prime e dei migliori vini. Si tratta di un’offerta elaborata e non banale, in un contesto come quello di Ponte Milvio, da alcuni anni divenuto centro della movida romana. Ma Casa Maestoso ha scelto un luogo appartato, una piccola oasi di pace in una corte circondata da terrazzini fioriti, che ne fanno il locale più originale della zona. Il punto di forza è dunque l’alta cucina in un contesto però familiare, casalingo, come dice il nome stesso del locale. L’idea è di accogliere chiunque voglia sentirsi come nella propria abitazione e, al contempo, desideri assaggiare del cibo bello a vedersi, buono a mangiarsi e sano per l’organismo. Il futuro è la possibilità di espandersi, esportando quest’idea anche all’estero, specificamente negli Stati Uniti, la “seconda patria” dei due giovani. Sempre di più, infatti, all’estero c’è richiesta della buona cucina italiana e le materie prime sono ormai facilmente reperibili, nelle grandi città, in tutto il mondo. Sarebbe davvero bello, e un vero onore, poterci riuscire!