Neotribale e genderless, la moda maschile del prossimo inverno

Hanno calcato le passerelle di tutto il mondo vestiti come uomini delle nevi, perché così li hanno immaginati gli stilisti del pret-a-porter maschile. La moda per lui fall-winter 2015-2016 si ispira infatti all’animalier o più precisamente fa indossare le pellicce anche agli uomini. Una tendenza questa alla fauna già ben presente nelle creazioni femminili estesa anche all’altra metà del cielo, come dimostra la pelliccia di Roberto Cavalli che abbiamo scelto come immagine di accompagnamento all’articolo. E non è un caso perché uno dei trend più forti degli ultimi anni è il cosiddetto stile genderless, vale a dire la realizzazione di capi e accessori che possono essere indossati indistintamente da lui e da lei. A dire il vero, la ‘mascolinizzazione’ dell’abbigliamento femminile era già iniziata negli anni ’80, quando aggressive donne manager si aggiravano più sui catwalk e nei set cinematografici che nella realtà.Z A distanza di trenta anni sono invece gli uomini a portare capi sempre più ‘femminili’ sia nei tagli che nei colori.  D’altronde nella palette cromatica non ci sono differenze sostanziali nel guardaroba maschile e in quello femminile, dal momento che in entrambi predomina il caldo color marsala. Tanto per essere sicuri di azzeccare la tonalità giusta, si può controllare su Google il codice assegnatogli dall’azienda Pantone: 18-1438. Parlando di questo colore, non possiamo non segnalare lo splendido cappotto della collezione Missoni (in foto). Non c’è solo il vino siciliano a colorare il nostro abbigliamento, tant’è che altri colori come il marrone cammello impazzano. Diciamo che il richiamo è indubbiamente alla terra, quasi come se il maschio, dopo essersi avventurato nella modernità spinta di tablet e smartphone, sentisse il bisogno di ritornare alla natura nei suoi aspetti più primordiali. Anche quando i colori diventano meno emozionali, come accade per il grigio che comunque sarà di tendenza, non possono prescindere dalla forza dell’elemento naturale, assumendo le tinte aspre delle pietre di montagna. Per quanto riguarda i tagli assistiamo nondimeno ad una progressiva e liberatoria destrutturazione dell’uniforme maschile, vale a dire il completo. Le giacche, i pantaloni, i cappotti diventano decisamente più morbidi, fatta eccezione per i competi in stile dandy. Sul fronte accessori si porteranno tantissimo le sciarpe lunghe, spesse e molto colorate.

Pasquale Musella
ZZZZ

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