Un nuovo allestimento per il Medagliere di Palazzo Massimo: l’hitech conquista lo scrigno di Roma

Il Museo Nazionale Romano nasconde un tesoro da pochi conosciuto: una raccolta unica al mondo di monete, medaglie e gemme che raccontano la storia di Roma. Stiamo parlando del misterioso Medagliere di Palazzo Massimo, una finestra aperta sul passato che può vantare oltre mezzo milione di pezzi: «il più importante al mondo» secondo la direttrice Rita Paris.Teodorico_re_dei_Goti_(493-526)

Dal 16 maggio parte di questo inestimabile patrimonio storico sarà presentato al pubblico grazie ad un allestimento all’ultimo grido: tecnologie multimediali e una nuova illuminazione al led permetteranno di interagire e guardare da vicino questi antichi manufatti. Grazie a sedici tablet posizionati vicino le vetrine sarà possibile osservare anche il rovescio delle monete: ogni dettaglio, imperfezione e iscrizione sarà così svelata grazie alla possibilità di ingrandire gli oggetti. Non servirà parlare la lingua di Cicerone per conoscere però il significato delle iscrizioni: i software messi al servizio degli utenti, forniranno in tempo reale le traduzioni delle diciture scolpite nei metalli e indicheranno curiosità e fatti nascosti dietro le oscure raffigurazioni.

Per lo studio dell’antichità, la moneta rappresenta un reperto di vitale importanza: il denaro racconta le vittorie militari, testimonia i cambi di poltrona ai vertici del potere e anche le grandi inaugurazioni di edifici pubblici o monumenti. Il nuovo allestimento renderà possibile incrementare il valore didattico del Medagliere: le scolaresche potranno con maggiore facilità apprendere il significato di questi oggetti di uso comune appartenuti a persone morte da secoli, ma così simili agli Euro in moneta odierni.

L’allestimento, curato da Gabriella Angeli Bufalini, espone al pubblico un repertorio selezionato di 3000 pezzi, che spaziano dal mondo arcaico al tardo impero, passando per il medioevo e la modernità. In tutto circa 2500 anni di Storia, che affondano le radici nelle collezioni Gnecchi, in quella dell’ex Museo Kircheriano e nella Collezione Reale appartenuta a Vittorio Emanuele III, grande appassionato di numismatica. Le nuove istallazioni tecnologiche renderanno il percorso museale più smart, avvicinando (si spera) un maggior numero di curiosi e appassionati. Tra monete, medaglie, pesi monetali, tessere, oggetti da conio, oreficerie e preziose suppellettili, spicca il Medaglione d’oro di Teodorico, rinvenuto nel 1894 in una tomba presso Senigallia e acquistato successivamente dallo Gnecchi.

 

Francesco Consiglio

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