Alberto Sambucci.Genuinità necessaria

Questa volta, cari lettori, siamo nel Lazio per conoscere le gesta di un grande chef, Alberto Sambucci.
Spesso, sulle pagine di Eventi, parliamo del Sud come della patria della buona tavola e questo è senz’altro vero.

La tradizione della cucina mediterranea in quei luoghi diventa arte mescolandosi con altre tradizioni, che hanno “contaminato” superbamente i sapori della nostra gastronomia. Il Lazio, in un certo senso, è una sorta di crocevia dove si sono incontrati, nel corso dei secoli, differenti gusti e influssi provenienti in egual misura da Nord e da Sud. Le cucine campana, marchigiana, abruzzese, toscana e umbra si sono fuse insieme creando un sapore per certi versi unico nel panorama variegato delle eccellenze regionali del Bel Paese. Erede di questa lunga e storica tradizione è sicuramente Alberto Sambucci, la cui passione per la cucina nasce in famiglia, nell’osservazione della mamma Elena intenta alla preparazione di mille manicaretti squisiti. Dopo la Scuola Alberghiera di Marino, ha vissuto diverse esperienze nelle trattorie di Velletri, specializzandosi in una cucina classica e contadina, figlia della grande tradizione della cucina laziale delle campagne, in cui la scelta delle materie prime di più alta qualità e maggiormente legate all’eccellenza del territorio sono un obbligo quasi morale. Oggi lavora presso Il Maresciallo di Sabaudia, un ristorante con 80 coperti, nel quale ogni giorno prepara ottimi piatti di pesce, utilizzando il pescato più fresco. Ma conosce bene anche la carne, che utilizza in piatti eccellenti come la Tagliata ai funghi porcini e buonissimi sono anche la Parmigiana di melanzane all’astice o il Polpo al vapore su crema di mascarpone e zafferano, per il quale ci vogliono ben due ore di cottura. Alberto ammira molto lo chef Vissani e la sua è una cucina che parla al territorio e sposa alla perfezione la veracità e la tradizione. Il sogno nel cassetto è quello di scrivere, un giorno, un libro di ricette e magari intitolarlo La cucina di mia madre, in onore della grande donna che era Elena, il cui ricordo vive nei profumi e nella creatività dei piatti di Alberto. Un grande uomo, e una grande cucina, non c’è altro da dire sullo chef Alberto Sambucci.    Polipo al vapore con patate e porcini con vinaigrette all'uvaBBBBB

 

Manuela Pacelli

 

 

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