“La Leggenda di Benedetto”

Allestito dal CUT, Centro Teatrale Universitario di Cassino, il Musical “La Leggenda di Benedetto” è lo spettacolo teatrale in due atti sulla vita e l’opera di San Benedetto che sarà messo in scena il prossimo 12 marzo 2014 al teatro Manzoni di Cassino.
 
Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio dell’Abbazia di Montecassino ed è stato promosso dalla Chiesa Italiana che hanno apprezzato la scelta di incentrare la produzione artistica sul Santo Patrono d’Europa, la cui figura è scarsamente presente nelle rappresentazioni sceniche.
 
A sostenere il Cut in questa performance anche il CRUL (Comitato Regionale Università del Lazio), l’Università degli Studi di Cassino e lo stesso comune di Cassino.
 
L’ideazione e la direzione artistica sono di Giorgio Mennoia, Fondatore del Cut, mentre la regia, i testi e le musiche (originali) sono di Antonio Lauritano, collaboratore Rai.
 
Invitando lo spettatore ad immergersi in uno spaccato di quella storia che ha dato inizio alla costruzione del mondo occidentale come lo conosciamo oggi, gli autori hanno voluto fornire un’opportunità di riflessione sulle analogie dei due momenti storici. Benedetto visse e operò in un periodo ricco di incertezze e di estrema crisi, culturale ed economica. Seppe, nonostante tutto, perseguire i propri obiettivi e fondare un ordine monastico a cui si deve la conservazione della cultura occidentale. Così il suo esempio, narrato nel musical scevro di ogni volontà agiografica, vuole essere di speranza per il mondo contemporaneo locale che vive criticità economiche e sociali e perdita di fiducia.
 
Nel cast tecnico: per l’aiuto regia, Andrea Pinchera; vocal coach del coro CUT, Maestro Elisa Cardinali; Marco Mattei responsabile organizzazione; Ersilia Costantino alle pubbliche relazioni; costumi di “Sagome on stage”; coreografie di Francesca Ventrone; direttore di scena Carmine di Ruzza e fotografo di scena  Annibale Di Cuffa.
 
Nel cast artistico: Elisa Cardinali (Arcidiavolo); Antonio Casale (Monaco/Popolano/Conte Ruderic); Claudia Casale (Demone); Valeria Casoni (Riggo); Bianca Maria Cerrone (Donna tentatrice); Angelo Di Zazzo (Monaco/Vescovo/Conte Valt); Kareema Aicha El Marakchi (Donna tentatrice); Francesca Fabozzi (Popolana); Cristian Francescone (Monaco/ Arcidiacono/Totila); Alessio Mastronardi (Padre Fiorenzo); Emanuele Mattia (Demone); Isabella Muffini (Popolana); Salvatore Oliva (Monaco/Conte Blidin); Vanessa Tiseo (Popolana Cantastorie); Erica Trani (Corvo).
 
ENSEMBLE
Liliana Basile, Mauro Centofante, Chiara D’Arpino, Melissa Polini, Marzia Proia, Danilo Risi, Marzia Serra, Aurora Velardi
 
Prevendita presso il Teatro Manzoni a Cassino.
Ingresso: poltronissima 15 euro ; poltrona 10 euro
 
 
Info 0776 313934
 
NOTE SULLO SPETTACOLO
 
La Leggenda di Benedetto è uno spaccato di quella storia che ha dato inizio alla costruzione del mondo occidentale.
Si tratta di un racconto in forma di musical che, in due atti, narra della vita di colui che fu «Benedetto di nome e per grazia». Diciannove brevi “quadri musicali”, ognuno dei quali riferito a specifici momenti della vita dell’uomo e del Santo Benedetto che, nell’insieme, compongono uno spettacolo originalissimo, coinvolgente come una fiaba musicale e documentale.
 
Lo spettacolo, pur traslando gli scritti storici e leggendari di san Gregorio Magno in forma cantata e recitata tipica del linguaggio del musical, mantiene comunque un carattere storico-religioso molto rigoroso, non sconfinando mai nell’agiografia. In questo lavoro i ritmi, i modi ed i linguaggi teatrali del musical si fondono in un impianto scenico che richiama molto da vicino quello della più tradizionale sacra rappresentazione. 
 
Concepito, quindi, in forma tale da poter catturare ogni genere di pubblico – da quello più motivato spiritualmente a quello interessato alla qualità della musica e dell’azione scenica – questo spettacolo sa cogliere nel segno, mostrando agli spettatori i molteplici aspetti di una storia umana e spirituale rimasta immutata nei secoli e assolutamente straordinaria.
 
I testi dello spettacolo, che seguono fedelmente la struttura del racconto di San Gregorio Magno della vita di San Benedetto scritta circa 1420 anni fa nel suo “Secondo Libro dei Dialoghi”,  sono stati elaborati riassumendo e “traducendo” i passi di tale Libro in altrettante canzoni, poetiche e significative, scritte e musicate dal M° Antonio Lauritano. I protagonisti del racconto sono sempre ed esclusivamente “personaggi del popolo” o demoniache figure, mai Benedetto in prima persona. Insomma, a raccontare e rappresentare le varie vicende della vita del Santo Patrono sono sempre i co-protagonisti ed antagonisti delle gesta e dei miracoli di Benedetto e mai il Santo in prima persona.
A narrare la storia 25 bravissimi attori, cantanti e ballerini, i più esperti della “SCUOLA di ATTORI” del Teatro Manzoni di Cassino, guidati dall’ideatore del Musical, Giorgio Mennoia.
 
La scelta del soggetto è ricaduta su Benedetto perché fondatore del monachesimo occidentale e protagonista di una prima sostanziale identità europea e che per questo fu proclamato patrono principale d’Europa nel 1964 da Paolo VI e perché scarsa, se non nulla, è la presenza di produzioni artistiche sulla figura di Benedetto da Norcia, adatte a raggiungere e coinvolgere il grande pubblico e soprattutto i giovani.
In un momento di crisi economica e di perdita di fiducia nel futuro come l’attuale, che fa vivere alle generazioni un diffuso senso di smarrimento e incertezza, oltre che sul futuro lavorativo, anche su quello culturale e dei valori, presentare l’insegnamento e l’esempio di vita di questo Padre dell’umanità diventa, oltre che un momento di crescita culturale, anche e soprattutto un’opportunità di riflessione.
Egli, infatti, visse e svolse la sua opera durante un periodo di estrema crisi ed incertezza: il periodo della caduta dell’Impero Romano. E in quegli anni, probabilmente come oggi, forte era l’ansia e la preoccupazione per il futuro ed il senso di “dispersione” culturale e spirituale, perché con l’Impero, allora, crollava anche un intero sistema d’ideali e di certezze. In altre parole, a cambiare e cadere era un intero modo di intendere e vivere la propria esistenza. Ma Benedetto, con i suoi monasteri e la sua Regola, contribuì a ridare speranza e a creare una forte unità spirituale e d’identità in tutta l’Europa. E a giocare un ruolo fondamentale è lo stesso monastero, così come lo intese San Benedetto, ovvero centro aggregativo della vita delle comunità locali, focolaio di alta cultura, di fervore spirituale, di arte di vivere, di volontà di azione, in una parola “civiltà ad alto livello” capace di arginare i flutti tumultuosi della decadenza e della barbarie.
 
L’esigenza di chiarezza e immediatezza rappresentativa hanno fatto prediligere uno stile moderno, meglio equipaggiato nella forma comunicativa e di più sicura presa sullo spettatore: il musical, genere di spettacolo attualmente più in voga tra le nuove generazioni.
 
Attraverso questo spettacolo si veicola un esempio ed un messaggio, quello di San Benedetto, non per il fatto che proponesse un progetto dettagliato e credibile di costruzione o ancor meglio di ricostruzione dell’Europa, ma perché conteneva e trasmetteva un “modello di vita” in cui “la dignità umana aveva un riconoscimento quotidiano” (Bernard Dejòuvenel) e, aggiungeremmo oggi, tale dignità era presente in ogni azione, dalla più spirituale a quella più semplice di ogni giorno.
Benedetto, insomma, mostrò al mondo che era possibile, anche nel caos geografico, economico e morale che aveva distrutto certezze, bruciato speranze e gettato l’intera popolazione europea nella più nera disperazione, aprire una “una scuola per imparare a servire il Signore”; e comprese che, in quegli anni e in quei secoli, una simile “scuola” doveva semplicemente farsi carico di insegnare tutto, tutto l’umano: dalla cortesia al senso della misura, dalla tenerezza alla serietà, dall’onorare Dio all’onorare i propri fratelli e le proprie responsabilità.
 
 
NOTE BIOGRAFICHE SULL’AUTORE E REGISTA
Antonio Lauritano: autore, compositore, regista. Ha ideato, realizzato e condotto trasmissioni per Rai Radiouno, Rai Radiodue, Rai Isoradio, Rai Utile (tv satellitare). In teatro e nel cinema ha collaborato, tra gli altri, con Aldo Giuffrè, Carlo Giuffrè, Don Lurio, Dino Verde, Gigi Reder, Francesco Rosi.
 

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