Tutto per bene

Nella doppia veste di regista e interprete, Gabriele Lavia riconsegna al pubblico della Capitale la commedia pirandelliana Tutto per bene, una produzione del Teatro di Roma che torna sul palcoscenico dell’Argentina dal 16 al 27 gennaio, forte del successo ottenuto al suo debutto nello scorso gennaio, e a seguire la tournée nazionale di ottobre-dicembre 2012 che ha registrato oltre 32.000 presenze.

Commedia tra le più significative di Luigi Pirandello, Tutto per bene è il dramma di un uomo che scopre di aver vissuto una vita diversa da quella che credeva fosse. Parabola amara di un’esistenza in balia di una società finta e ipocrita: maschera tra maschere di un balletto crudele, nel “giallo” paradossale che gli uomini mettono in scena illudendosi di vivere.lucia lavia e gabriele lavia in tutto per bene 02
Protagonista della storia è Martino Lori, un uomo di mezz’età, vedovo inconsolabile che vive i suoi giorni nel ricordo dell’amata moglie defunta e nella dedizione per la giovane figlia Palma. Ma la realtà è ben diversa da come appare. Ad eccezione del vedovo, infatti, tutte le persone che lo circondano sanno da sempre che la moglie aveva una relazione con il suo datore di lavoro, il potente senatore Salvo Manfroni, e che la sua adorata Palma è il frutto nato da questa infedeltà. La tragica scoperta della verità getta Lori in una crisi profonda, reso di colpo orfano di ogni sua certezza: “Tutto rovesciato; sottosopra. Sì. Il mondo che ti si ripresenta tutt’a un tratto nuovo, come non ti eri mai neppure sognato di poterlo vedere. Apro gli occhi adesso!”. Da figura mite e padre premuroso che era stato fino a quel momento, Lori si scopre essere un uomo senza più identità e senza maschera. Un destino crudele che Pirandello ben sottolinea con lucida ironia: “Chi ha capito il giuoco, non riesce più a ingannarsi; ma chi non riesce più a ingannarsi non può più prendere né gusto né piacere alla vita. Così è.”

Andato in scena per la prima volta il 2 maggio del 1920 al Teatro Quirino di Roma con la compagnia di Ruggero Ruggeri, Tutto per bene è un punto di snodo cruciale dell’intera parabola drammaturgica pirandelliana. Con esso l’autore codifica la cifra del suo teatro maggiore, la «rappresentazione d’un dramma, quand’esso è già da gran tempo finito». Tutte le tematiche pirandelliane per eccellenza – le maschere, gli opportunismi, le convenzioni, l’ossessione per l’apparenza, l’immagine che di noi costruiscono gli altri – emergono con grandissima lucidità da questa commedia profondamente umana.

Con Gabriele Lavia nel ruolo di Martino Lori, recitano Gianni De Lellis (Salvo Manfroni), Lucia Lavia (Palma Lori), Woody Neri (Flavio Gualdi), Daniela Poggi (La Barbetti), Riccardo Bocci (Carlo Clarino), Dajana Roncione (La Signorina Cei), Giorgio Crisafi (Veniero Bongiani), Riccardo Monitillo (Un cameriere) e Alessandra Cristiani (Danzatrice). Le scene sono di Alessandro Camera; i costumi di Andrea Viotti; le musiche di Giordano Corapi; le luci di Giovanni Santolamazza.

Dal 16 al 27 gennaio al Teatro Argentina di Roma

ritorna l’acclamato Pirandello diretto e interpretato da Gabriele Laviafoto scena tutto per bene - foto di serafino amato

 

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