Omovies, il cinema che fa la differenza

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NAPOLI – Si è conclusa ieri sera, presso il cinema Academy Astra in via Mezzocannone a Napoli, la V Rassegna di cinema omosessuale e questioning, organizzata dall’associazione i-Ken Onlus, in collaborazione con l’Università Federico II, e patrocinata dal Comune, dalla CGIL e da altre importanti realtà istituzionali, culturali ed imprenditoriali del Capoluogo campano. Durante la kermesse cinematografica, che è durata tre giorni, sono stati proiettati e messi a concorso ben 16 tra medio e cortometraggi, tutti rigorosamente inediti. La Rassegna è stata inoltre arricchita dalla presenza di dibattiti con alcuni degli artisti presenti in sala, dagli interventi di Carlo Cremona, Presidente di i-Ken, dalla frizzante conduzione della premiazione da parte di Miss Priscilla; ma anche dall’anteprima di uno spot contro l’omofobia nel calcio, da una simbolica levata di scudi rosa contro il bullismo omofobico nella scuola, da una giuria di ottima qualità all’interno della quale spiccavano nomi come quelli di Vladimir Luxuria e Alessandro Cecchi Paone. A conclusione della manifestazione è seguito un gradevole aperitivo presso il Vanilla Caffè sul Lungomare liberato di Napoli. I premi sono stati vari: da quello per la migliore attrice protagonista andato alla spagnola Estefania Ruis Piñol per “Violetta, la cortigiana” a quello i-Ken assegnato al corto “Rifiuta l’omofobia” prodotto dagli studenti di un liceo artistico di Melfi. Il premio più prestigioso, quello Omovies, è toccato al regista Giuseppe Bucci per il suo “Una notte ancora”, nel quale si racconta della fine dolorosa dell’amore tra due uomini che diventa l’inizio di un’ossessione altrettanto dolorosa.
Volendo fare un bilancio di questo festival, unico nel suo genere almeno per quanto riguarda il Sud dell’Italia e dell’Europa, non si può non rimanere che favorevolmente impressionati dalla qualità della programmazione, dalla trasversalità dei temi affrontati – da quelli consueti come la richiesta di riconoscimento delle unioni gay ad altri di rinnovata attualità come il preoccupante aumento della prostituzione a causa della crisi – dalla caparbietà degli organizzatori di far continuare questa esperienza nonostante l’assenza di contributi economici da parte delle istituzioni. Questa quinta edizione di Omovies ha dunque assunto un significato particolare, nella misura in cui è riuscita a trascendere la dimensione dell’evento culturale per diventare, nelle parole del Presidente di i-Ken, un atto coraggioso di RESISTENZA. Coraggiosa è anche la ferma intenzione di lavorare, sin da subito, alla prossima edizione del Festival, con l’obiettivo di proseguire nel promuovere la cultura e l’arte, il discorso sui diritti, la solidarietà e la tolleranza: beni indispensabili, ancorché immateriali, in un’epoca di violenta crisi economica e sociale.

 

Pasquale Musella

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