Centrality of the Human Being and Protection of Fundamental Rights in the Contemporary World”

8065531-cartello-stradale-di-diritti-umaniSi è svolta di recente presso il Ministero degli Esteri la Conferenza Internazionale “Centrality of Human Being and Protection of Foundamental Rights in the Contemporary World” a conclusione di un ciclo di Seminari sui Diritti Umani. Sono intervenuti eminenti personalità del mondo governativo, della società civile, delle Nazioni Unite e del mondo accademico. Ricordiamo, tra gli altri, Diego Brasioli, Pietro Mercenaro, Vincenzo Scotti, Barbara Terenzi, Carola Carazzone. Nel corso della Conferenza sono stati affrontati criticità e successi raggiunti nel campo della protezione dei diritti fondamentali sia in Italia e all’estero. Suddiviso in quattro Panel, “Protection of Women”; “Religious Freedom and Protection of Minorities”; “Universal Human Rights Indicators and Index”; “Protection of Civilians in Conflict Areas”, ogni gruppo di lavoro, formato da eminenti esperti, ha toccato argomenti di grande attualità. Sono stati discussi temi come la libertà religiosa e le sue sfide in scenari incerti come quelli del Nord Africa; la protezione dei civili nelle missioni umanitarie ed il ruolo non sempre facile dei peace-keepers e degli organi di polizia in luoghi di conflitto; gli indicatori e gli indici in materia di diritti umani e la loro evoluzione nel tempo; la protezione delle donne e del lungo cammino necessario per raggiungere un adeguato livello di tutela dell’universo femminile. La Conferenza si è conclusa con la presentazione dei progetti universitari da parte degli studenti delle Università “La Sapienza”, “Rome Tre”, “Tor Vergata”, “LUMSA”, “SIOI”, “LUISS”, tutti incentrati sul tema della protezione dei Diritti Umani. Vincitore è stato il Progetto presentato dall’Università “La Sapienza” di Roma sulla difficile situazione lavorativa dei migranti in Italia. Il Ciclo di Seminari, promosso dal Comitato per la Promozione e la Protezione dei Diritti Umani, dal Ministero degli esteri e dal VIS e la Conferenza Internazionale del 12 dicembre sono la dimostrazione di una grande sinergia esistente a livello politico, istituzionale, della società civile e del mondo accademico e il comune impegno rivolto su questo tema che, come sottolineato più volte ieri nel corso dei dibattiti, non appartiene alla diplomazia internazionale, ma coinvolge tutta la società. Affrontare il tema dei diritti umani significa affrontare temi impopolari, ma è su questo metro che si deve giudicare il livello di maturità di una classe politica e di un paese e il relativo sforzo da parte di ogni settore della società affinché non esistano cittadini di serie “A” e cittadini di serie “B”, ma uomini. Come sottolineato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban ki-Moon “La tua voce conta” il che equivale a dire che la promozione di una cultura fondata sul rispetto, la dignità e la non discriminazione è nelle mani di ognuno di noi.

Barbara Gallo

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