Morso di Luna Nuova al Piccolo Eliseo

Al teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi di Roma è andato in scena martedì 25 gennaio Morso di luna nuova, un testo scritto da Erri De Luca sulla Napoli del 1943; la regia è di Giancarlo Sepe.
Nell’estate del 1943 Napoli è sotto i bombardamenti alleati, chiusa nella morsa di due eserciti: l’occupante e il liberatore. Paradossalmente sono spaventosi allo stesso modo, distruttivi allo stesso modo; suona l’allarme e si corre al rifugio antiaereo. Nella grande Storia, Roma è stata bombardata, il fascismo è caduto, gli Americani, sbarcati in Sicilia, avanzano verso nord; nella piccola Storia del rifugio, otto persone condividono la paura e lo sgomento, ma anche l’attesa. E qui maturano la consapevolezza del coinvolgimento e il progetto di agire: nella piccola Storia addirittura inscenano una farsa per alleggerire l’atmosfera, nella grande Storia la popolazione partenopea nel settembre 1943 insorge, si libera dall’occupazione, spiana la via agli alleati. Il morso del titolo è proprio questo: il morso di una città che addenta e riesce a scacciare l’occupante, l’intruso.
Nel rifugio allestito sul palcoscenico del Piccolo Eliseo, un allestimento fatto di poco, sedie e pannelli, ma soprattutto rumori, musica e luci (le scene e i costumi sono di Bruno Buonincontri; le musiche sono a cura di Harmonia Team con la collaborazione di Davide Mastrogiovanni; le luci sono di Rocco Giordano) le otto persone (gli interpreti sono Giovanni Esposito, Antonio Marfella, Luna Romani, Antonella Romano, Giampiero Schiano, Antonio Spadaro, Simone Spirito, Pino Tufillaro), il vecchio generale fedele al regime, il portinaio che prepara la resistenza e va e viene dal rifugio nel quale sua moglie e sua figlia trovano ricovero appena suona l’allarme, i popolani con storie e mestieri differenti, mettono a nudo la propria diversità; al contempo tutti sentono fieramente la propria napoletanità, la propria appartenenza.
Il testo di Erri De Luca è asciutto e l’unica digressione, la farsa recitata dei due popolani, oltre a essere godibilissima ha la propria ragione di essere; gl’interpreti, ben diretti da Giancarlo Sepe, sono tutti ugualmente bravi. In più c’è da dire che Morso di luna nuova racconta una storia che è stata comune a molti e che molti altri hanno sentito raccontare; scrive infatti Sepe nelle proprie note di regia: «La mia famiglia ha vissuto la guerra, correndo due volte al giorno al rifugio […] nell’agosto del ’43 perse una delle due bambine proprio in un rifugio centrato da una bomba alleata. Tutto finì in quel giorno e dopo sono rimasti i ricordi e le struggenti parole di mia madre che piangeva tutte le volte, poi nel ’46 sono nato io che, nel cuore, lungo tutta la mia vita ho annotato le immagini che quelle parole mi davano».
Lo spettacolo rimarrà in scena al Piccolo Eliseo fino al 13 febbraio.
ORARIO SPETTACOLI: Martedì, giovedì, venerdì: ore 20,45; sabato ore 16,30 e 20,45; mercoledì e domenica: ore 17,00. Lunedì riposo
COSTO DEI BIGLIETTI: poltronissima 22 euro; poltrona 16 euro

Mirella Saulini

Per ogni informazione:
tel. botteghino: 06 4882114 | 06 48872222
info@teatroeliseo.it
www.teatroeliseo.it

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