Chagall. Il mondo sottosopra

E’ un po’ come provare a vedere il mondo con gli occhi di Moishe Segal, più noto al mondo come Marc Chagall, è la sua personalissima rappresentazione del mondo, un mondo ”sottosopra”, che solo lo sguardo sensibile di chi sa vedere oltre riesce a cogliere.
Chagall mette in atto nelle sue opere una sfida delle leggi di gravità e crea una forte affinità con l’universo pittorico proposto dai Surrealisti.
«Un uomo che cammina ha bisogno di rispecchiarsi in un suo simile al contrario per sottolineare il suo movimento» così come «un vaso in verticale non esiste, è necessario che cada per provare la sua stabilità».
Il Museo dell’Ara Pacis  ospita un’eccezionale esposizione. In mostra 140 opere tra dipinti e disegni, alcuni dei quali inediti. Questa mostra ha scelto di indagare le affinità che l’artista condivise con i Surrealisti. 
Osservando le opere di Chagall si può cogliere la peculiarità che contraddistingue l’universo dell’artista: i personaggi, gli animali, gli oggetti che popolano paesaggi complessi spesso sfidano la legge di gravità. Il mondo che Chagall raffigura è, nel vero senso del termine, un mondo “sottosopra” in cui «il tempo non ha sponde», per riprendere il titolo di un quadro degli anni 30, nel quale fidanzati, sposi, rabbini, musicisti, orologi a pendolo, carretti, asini, galli e il pittore stesso – che si è ritratto tante volte nelle sue tele – si abbandonano ad audaci acrobazie come i circensi, altro soggetto che l’artista raffigura tanto volentieri.
Questo mondo capovolto è il frutto di una visione che si è formata attorno a molteplici assi. Uno di questi è la religione ebraica, con i suoi racconti fondatori in cui il caos iniziale, l’esodo delle folle erranti e altri celebri episodi sembrano anticipare gli sconvolgimenti della storia recente, i suoi esili e le sue diaspore. La rivoluzione d’Ottobre alla quale Chagall prese parte è il secondo. Le immagini che l’artista crea restituiscono ai termini “rivoluzione” e “capovolgimento” la loro piena accezione fisica. I fattori culturali e artistici sono una terza fonte. L’opera di Chagall si colloca facilmente tra le tradizionali stampe popolari russe (lubki) e le immagini derivanti dal Surrealismo, dimostrando così di aver tanto ricevuto quanto innovato.
 Ogni singola tela di Chagall contiene episodi nei quali gli esseri umani, gli animali e perfino gli oggetti sono stati spostati, mossi, collocati in un luogo “altro”. La loro immagine si è liberata da ogni tipo di realtà contingente e da ogni punto di ormeggio, così da risultare più facile per lo spettatore lasciarsi trasportare in un mondo “sottosopra”.

Mauro Meleddu

Info
Museo Ara Pacis Via dei Baullari, 1
Curatori Maurice Fréchuret  Elisabeth Pacoud-Rème
Fino al 27 Marzo 2011

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares