Una finestra sui trend della grande mela: "New York Minute", 60 Artisti della scena newyorchese

Grandi girandole coloratissime, fatte a mano, sono animate da tanti ventilatori, l’effetto è ipnotico, si entra in un meraviglioso caleidoscopio. E’ l’installazione di Jim Drain e Ara Peterson che apre le porte del “New York Minute”; una serie di vortici in polistirolo colorati che introducono all’atmosfera veloce, originale ma sfuggente, come la vita della grande mela, ricca di opportunità ma spesso troppo veloce. Prendiamoci un minuto.

L’espressione “New York Minute” si riferisce alla velocità con cui i newyorchesi reagiscono agli stimoli, in un misto di impazienza, ingenuità e grande prontezza.

Per la prima volta in Europa, una mostra di sessanta artisti di base a New York, il cui lavoro cattura la drammaticità, il rischio, la velocità e il dinamismo delle diverse scene creative della Grande Mela, e riflette le tendenze oggi principali dell’arte newyorchese: la “street punk”, fondata sull’elettrizzante anarchia urbana; la ”wild figuration”, con nuove creature metropolitane; “new abstraction”, in cui gli echi dell’eroica action painting vengono contaminati con le nuove visioni dell’era digitale.

Curatrice della mostra è la giovane Kathy Grayson, popolare critica americana e direttrice di una delle gallerie più influenti in America, la Deitch Gallery. L’organizzazione è della Depart Foundation in collaborazione con il MACRO, Museo D’Arte Contemporanea Roma, si tiene dal 20 settembre al 1 novembre.

Il loro lavoro esplora alcune delle principali tendenze del nuovo modo di fare arte a New York: svecchiare l’action painting e l’astrazione con la durezza della vita di strada; sintetizzare la cultura pop in artefatti artigianali e sinceri, spingere il concettuale verso vie nuove e assurde; organizzare collettivi e portare l’arte interdisciplinare in tour; trasferire l’attitudine punk all’assemblaggio, al collage e alla scultura.

“New York Minute” rappresenta un momento importante per l’arte contemporanea della capitale: “Con la mostra prende corpo il percorso di rilancio del Macro – ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Roma Umberto Croppi – con la speranza che l’attività del Macro non sia solo attività espositiva e museale, ma rappresenti un laboratorio per l’arte viva e un luogo di incontro e di scambio di idee”.

Mauro Meleddu

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